Cenacolo napoletano fondato nel 1458 da Antonio Beccadelli, detto il Panormita, sotto la protezione di Alfonso d’Aragona. Più tardi prese il nome di Accademia pontaniana, dall’umanista Giovanni Pontano [...] che diede una fisionomia più precisa al sodalizio e carattere ufficiale alle riunioni, consistenti in declamazione di versi latini. Sopravvisse fino al 1543. ...
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Paleografo e diplomatista italiano (Roma 1914 - ivi 1956), insegnò paleografia e diplomatica alle università di Messina (1950-51) e di Roma (dal 1951). Autore di varî importanti studî, dette impulso all'Istituto [...] di paleografia dell'univ. di Roma, facendone il centro di due importanti iniziative: la catalogazione dei codici latini datati fino al sec. 16º e il censimento dei documenti pontifici da Innocenzo III a Martino V (escluso). ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] serie dattiliche unite a serie giambiche).
Rispetto ai v. di cui si compongono, i poemi e i carmi lirici della letteratura greca e latina si distinguono in κατὰ στίχον («a verso a verso») se constano di v. tutti uguali, come i poemi epici in esametri ...
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Nome latino umanistico del medico e poligrafo János Zsámboki (Nagyszombat, od. Trnava, 1531 - Vienna 1584). Studiò a Wittenberg, Ingolstadt, Strasburgo, Parigi e Padova (1553-57), poi fu storiografo ufficiale, [...] e bibliotecario alla corte viennese. Figura eminente dell'umanesimo ungherese (ma fu probabilmente di nazionalità slovacca), collezionista di codici latini e greci, in rapporto con l'ambiente italiano (fu amico di Fulvio Orsini, di Pier Vettori e di ...
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Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] (1925-44), del North Carolina (1944-59). Approfonditi studî sulla tradizione manoscritta e sulla fortuna di autori latini (Livio, Catullo, poeti elegiaci, ecc.) lo portarono a un sempre maggiore interesse per l'umanesimo e il preumanesimo soprattutto ...
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Domenicano, storico del Medioevo, diplomatista (Marsiglia 1906 - Roma 1968). Scrittore dell'Archivio Vaticano dal 1934 al 1946 e della Biblioteca apostolica vaticana dal 1949 alla morte, ha studiato in [...] medievale d'Italia, della Provenza, del Regno di Napoli; ha edito fonti documentarie e curato il catalogo dei manoscritti Vaticani latini 1135-1266. Studioso di s. Caterina da Siena, ha anche ricoperto, dal 1935, la cattedra di studî cateriniani all ...
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Erudito, bibliofilo e collezionista (Roma 1529 - ivi 1600), figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Canonico di S. Giovanni in Laterano; bibliotecario di Ranuccio e del card. A. Farnese, ne curò [...] della biblioteca e delle collezioni di oggetti antichi e d'arte; ma raccolse anche per sé libri, manoscritti greci, latini e volgari, pietre incise, medaglie, quadri, ecc., che lasciò parte alla Biblioteca Vaticana (tra cui il Canzoniere autografo e ...
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Erudito (Sant'Agata Bolognese 1697 - Bologna 1784); dei Canonici regolari (1713), insegnante di filosofia e teologia in seminarî della Congregazione, svolse la parte più notevole della sua attività nel [...] campo della patristica con molte edd. di testi (Veterum Patrum Latinorum opuscola, 2 voll., 1751). Contributo alla paleografia è l'Arte di conoscere l'età dei codici latini e italiani (1756). ...
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Storico della filosofia medievale, erudito, codicologo (Aquisgrana 1876 - Roma 1958). Sacerdote (1901), entrò alla Biblioteca apostolica vaticana come scrittore nel 1910 e vi restò sino alla morte. Profondo [...] (1904) e numerosi saggi particolari; come paleografo e codicologo, si debbono a lui un monumentale catalogo di codici Vaticani latini (1931-33), una serie di aggiunte alla storia della Biblioteca apostolica vaticana di F. Ehrle (1947) e una raccolta ...
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CICOGNA, Emmanuele Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 17 genn. 1789 da Elisabetta Bortolucci e Giovanantonio, discendente da famiglia candiota aggregata ai cittadini originari. Dopo una prima educazione [...] cose rare e ricercate" (sono sue parole del 1841) sacrificò buona parte dello stipendio con cui acquistò manoscritti rari, classici latini, greci e italiani, opuscoli e libri d'ogni i genere con una assiduità e tenacia misurabili, alla fine della sua ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...