Umanista tedesco, nato nel 1443 a Bafloo presso Groninga in Frisia (di qui il soprannome Frisius). Fece i suoi primi studî nelle università di Lovanio e di Parigi e li proseguì, dal 1473 al 1480, in varie [...] e le lingue classiche; e da allora in poi la sua influenza sul movimento umanistico crebbe sempre più. Egli diffuse la conoscenza del greco e contribuì alla soppressione del latino barbaro. Studiò pure la teologia, la pittura e la musica. La maggior ...
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Ellenista, nacque nel 1443 a Belluno nella famiglia delle Fosse, e, secondo il costume umanistico, fece il suo soprannome dal nome della piccola terra di Bolzano in quel di Belluno, donde la famiglia proveniva. [...] Manuzio appunto, uscì nel 1498 la prima edizione della grammatica greca del Bolzanio, che fu la prima scritta originariamente in latino; ad essa l'autore non cessò di consacrare cure amorose nelle successive edizioni. A Venezia morì nel 1524.
Bibl ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] velare di grado forte (come in "ochi" ecc.); la firma latina era "Nicolaus Machiavellus".
Secondo il Libro dei ricordi del padre, delle «Istorie», Roma 1990; M. Martelli, M. e la storiografia umanistica, in Interpres, X (1990), pp. 224‑257; P. Baldan, ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] e timori; difatti, tra il '38 e il '41, diversi altri scritti uscivano dalla sua operosa "officina" umanistica. Nel '38 volgeva in latino dal Decameron la novella di Tancredi (IV, 1) con il titolo De duobus amantibus Girardo et Sigismunda, stendeva ...
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TITO LIVIO
L. Speciale
Scrittore latino, attivo tra il 59 a.C. e il 17 d.C., autore della principale sintesi storica sulle vicende di Roma antica dalle origini all'età di Augusto.Diversamente da quanto [...] al Livio del Petrarca (B.M. Harley 2483), Italia Medievale e Umanistica 2, 1959, pp. 103-178; F. Avril, Trois manuscrits D. Reynolds, s.v. Livy, in Texts and Transmission. A Survey of the Latin Classics, Oxford 1983, pp. 205-214; P. K. Marshall, s.v. ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] l'ufficio stesso, cui il B. si trovò addetto, di scrittore dei brevi latini, senza dubbio contribuirono a irrigidire in lui per un tratto la componente umanisticalatina della sua personalità letteraria. Ma l'ufficio, che finalmente gli apriva la via ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] , nonché dell'arguzia nativa dello scrittore. È certo che nell'A. latino restò sempre un che di impacciato e di ruvido; non in lui cercheremo la disinvoltura e la consumata perizia umanistica, non dico di un Pontano e di un Sannazaro, ma neppure di ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] con i suoi collaboratori, espressione di un gusto culturale umanistico e di tendenze ascetiche che agivano profondamente nella sua N. S. P. le Pape Alexandre VII, Et traduit de Latin en François par F.Martial Religieux Penitent du tiers Ordre de S. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] del mondo (C. Dionisotti, Leonardo uomo di lettere, «Italia medievale e umanistica» 1962, 5, pp. 198-99).
La natura è il terreno acquisire padronanza della lingua letteraria e di imparare il latino (a quasi quarant’anni); il mirabile Codice del volo ...
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COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] Apologi èla scioltezza e la vivacità con cui viene usato il latino, lingua che il C. stesso dichiarò di sentire a sé un linguaggio incongruamente raffinato e filosofeggiante, di gusto prettamente umanistico. Infine, il 28 maggio, il C. si risolveva ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...