POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] altri questo. Vi è al principio un po' di pedanteria umanistica; ma come l'immagine della danzatrice appare al poeta, pp. 300-328; L. Grilli, Versioni poetiche con una notizia sul P. latino, Firenze 1918; B. Croce, in Critica, XXX (1932), p. 248 segg ...
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LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
(XXI, p. 70; App. II, II, p. 199)
Storia del manoscritto. − Il l. manoscritto e la sua storia dall'antichità al Basso Medioevo (v. manoscritto, XXII, p. 143) [...] religiosi; a Bisanzio e nell'Occidente tardomedievale e umanistico, a quanti trascrivono l. nell'ambito di . 173-87 (con note alle pp. 271-74); Grafia e interpunzione del latino nel medioevo, a cura di A. Maierù. Seminario internazionale (Roma 27-29 ...
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Con poca esattezza si dice comunemente Flavio Biondo, mentre Flavio è un nome secondario tratto, alla foggia umanistica, da Flavus, traduzione latina di Biondo. Egli poi nella maggior parte dei documenti [...] con Guarino veronese, prendendo parte attiva al movimento umanistico del tempo. Negli ultimi mesi del 1423 sposò le laboriose trattative per la riunione della chiesa greca con la latina; scrisse il trattato De verbis Romanae locutionis (1435), nel ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] (1458). A Roma morì nel 1484.
Nel campo degli studî latini riuscì più efficace che nei greci. Pubblicò nel 1471 una buona grammatica latina, dove, abbandonato il metodo umanistico, continuazione del medievale, si rifece interamente a Prisciano, ma l ...
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Francesco di Candiano Barbaro, patrizio veneziano, nacque a Venezia verso il 1395, e ivi morì nel 1454. Frequentò a Venezia la scuola di Giovanni da Ravenna, nel 1408 passò a Padova alle lezioni del Barzizza, [...] Plutarco. Nell'estate del 1415, visitò il circolo umanistico di Firenze, riportandone codici e contraendo amicizie: tra l Gnesotto, Padova 1915), grazioso trattatello, dove in un latino scorrevole e forbito espose precetti pratici attinti ai libri ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] della letteratura medievale, e il cui stile non è influenzato dal latino, non si staccano molto gli scritti di Marcin Bielski (1495-1575 Rej, unisce in sé, e potenzia con l'armonia umanistica del suo genio, le varie correnti della letteratura patria, ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] ed economici e la divergenza di confessione religiosa avevano acceso fra Latini e Greci. E quello che non era ancora riuscito né ai già prima della caduta di Costantinopoli un paese di cultura umanistica, se pure non greca.
La letteratura popolare. - ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] agiotaggio in monete d'oro e d'argento dei paesi dell'Unione latina, a vietare l'esportazione d'oro sotto qualsiasi forma (luglio Burckhardt.
L'influenza dell'Italia. - Fra queste correnti umanistiche, la più ricca e feconda fu, forse, quella che ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] eroica. Come nell'Oriente romaico, l'abisso tra popolo e intellettualismo umanistico diventò spaventosamente profondo: si poté persino pensare di sostituire il volgare con un latino bastardo. Le arti figurative rimasero nonostante tutto più vicine al ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] 1278 vescovo di Skara, e fu il primo poeta svedese in latino, con una serie di Uffizî in devozione di Maria Vergine, di Per un altro lato invece venne nuovamente diffondendosi una corrente umanistica; e - mentre lo stesso Heidenstam s'elevava alla ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...