GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] infatti che G. "rimutò l'arte del dipignere di greco in latino e ridusse al moderno; ed ebbe l'arte più compiuta che dei massimi artisti del passato, divenendo un vero e proprio tópos umanistico, al pari di Fidia e Apelle. E con le parole dedicate ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] S. Cecilia, S. Maria in Trastevere, S. Giovanni a Porta Latina, S. Sebastiano al Palatino, S. Clemente; per quanto riguarda il Rinascimento e a una concezione di stampo borghese e umanistico, una forza di persuasione visionaria e un'immediatezza ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] seconda metà del '400, stava diventando un centro umanistico di primaria importanza. Con parecchi degli artisti che precisamente incolti) significava soltanto che non conosceva a perfezione il latino e che non aveva seguito un regolare corso di studi. ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] e più tardi, per volere di re Manfredi (1258-1266), in latino, con il titolo di Liber de pomo (Klibansky, 1939, p. i presagi di un rinascente platonismo che trovò nell'età umanistico-rinascimentale il suo pieno sviluppo e che è tuttavia da ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] Milano 1992, pp. 226, 376; id., Testamentum, in id., Opere latine, a cura di A. Bufano, II, Torino 1975, pp. 1342- . Donato, Gli eroi romani tra storia ed "exemplum". I primi cicli umanistici di Uomini Famosi, ivi, II, I generi e i temi ritrovati ( ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] affermarsi un nuovo interesse per la natura, cui non può essere estranea la suggestione della letteratura umanistica in volgare e in'latino, che veniva trovando in quegli anni i suoi tipograff, principi nella città della laguna. Una petrarchesca ...
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CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] è il nome umanistico), possedeva terreni. Architetto, ingegnere militare, pittore, fu il primo traduttore in italiano di Vitruvio e il secondo illustratore del testo (l'edizione latina illustrata di Fra' Giocondo è del 1511 ed è di gran lunga più ...
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AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] cui possediamo cinque manoscritti oltre a sei codici della traduzione latina per Mattia Corvino curata da Antonio Bonfini di Ascoli. cultura - sono basati su di un tema caro alla letteratura umanistica, la fondazione, cioè, di una città ideale, qui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Leonardo da Vinci si formò come artista, ma nel corso della sua carriera tese a diventare uno scienziato. Il suo studio delle leggi e delle forme naturali, oltre [...] muscoli basate su dissezioni condotte secondo il nuovo spirito umanistico ispirato a Galeno. Più tardi, il De humani del Codice Atlantico. Mentre Pacioli traduce per lui dal latino Euclide, Leonardo disegna le tavole geometriche del De divina ...
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TITO LIVIO
L. Speciale
Scrittore latino, attivo tra il 59 a.C. e il 17 d.C., autore della principale sintesi storica sulle vicende di Roma antica dalle origini all'età di Augusto.Diversamente da quanto [...] al Livio del Petrarca (B.M. Harley 2483), Italia Medievale e Umanistica 2, 1959, pp. 103-178; F. Avril, Trois manuscrits D. Reynolds, s.v. Livy, in Texts and Transmission. A Survey of the Latin Classics, Oxford 1983, pp. 205-214; P. K. Marshall, s.v. ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...