FURLANETTO, Giuseppe
Gerardo Bianco
Nacque a Padova il 30 ag. 1775 da Sante e da Angelica Salvato. Dopo un periodo di educazione privata, nel novembre 1790 entrò nel seminario vescovile della città, [...] dove si manteneva salda la tradizione umanistico-religiosa impressa dal suo fondatore, G.G. Barbarigo, e vi frequentò con molto profitto i corsi di greco e di latino, le scuole di ebraico e di arabo, dedicandosi anche all'apprendimento delle scienze ...
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AZZOGUIDI, Baldassarre
Alfredo Cioni
Bolognese, nacque da una antica famiglia di parte geremea. I suoi maggiori, fin dal sec. XIV, avevano ottenuto cariche di gran conto: ambasciatori, capitani, lettori [...] il quale, assieme alle Epistolae di Falaride, tradotte in latino da Francesco Aretino, si attribuisce all'A. e compagni del Bertocchi.
Il Noctua gli fornì due serie di caratteri: uno umanistico romano 113, non molto diverso da quello usato a Roma da ...
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BRENTA (Brenzio, Brenti), Andrea
MMiglio
Nacque circa nel 1454 a Padova; il suo nome è sempre accompagnato dal'aggettivo esplicativo della sua città natale. Quivi egli ascoltò le lezioni di Demetrio [...] il 1475, insegnò nello Studio romano eloquenza greca e latina.
In alcune sue frasi resta il riflesso diretto di questa traduzione tra le finte scoperte e le falsificazioni del periodo umanistico (R Sabbadini, Le scoperte..., I, Firenze 1905, pp. ...
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CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] la città ove il C. avrebbe perfezionato la propria preparazione umanistica, senonché la prima data sicura circa il soggiorno dello dagli studiosi tedeschi. Il Celtis, elegante poeta in latino, era considerato tra gli umanisti tedeschi come il ...
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GALLO (de Gallis), Nicola
Anna Modigliani
Apparteneva a una famiglia dell'aristocrazia romana che aveva - secondo quanto racconta Gaspare da Verona - lontane origini imolesi. Non si conosce il nome [...] come dottore in legge e mirabile compositore di orazioni in latino: sembra del resto che egli sia da identificare con certezza Egitto, difendendo con un'orazione di stampo prettamente umanistico i valori della libertà siriana ed esaltando il ...
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FARFENGO, Battista
Giuseppe Del Torre
Originario di Farfengo, un piccolo centro (oggi frazione di Borgo San Giacomo) della pianura a sudovest di Brescia, quasi in riva all'Oglio, era chierico secolare [...] con lo strapotere dei Britannico. Tra le sue stampe latine l'unica di argomento giuridico, oltre ai Consilia, fu Lorenzo Valla. E appena più numerose furono quelle di carattere umanistico e religioso. A questi settori era infatti dedicato più dell' ...
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PARTENIO, Bernardino
Matteo Venier
PARTENIO, Bernardino. – Nacque a Spilimbergo, in data incerta, collocabile tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento sulla base della data di morte. [...] Parteniana.
L’Accademia, sita nel palazzo Spilimbergo di Sopra, era un collegio improntato a principi pedagogici umanistici: vi venivano impartite lezioni di greco e latino, e, quale tratto distintivo, di ebraico. Partenio vi insegnava greco e ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] porremo". Si tratta quindi per Ateneo di un appellativo umanistico del quale il C. si serve parimenti ai nomi di ss.; M. Corti, M. A. A. C. e l'influsso dei grammatici latini sui primi grammatici volgari, in Cultura neolatina, XV (1955), pp. 195 ss.; ...
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PALLAVICINO (Pallavicini), Battista
Fabio Forner
PALLAVICINO (Pallavicini), Battista (Giambattista, Gian Battista). – Nacque a Cremona nel primo decennio del XV secolo da Antonio, del ramo dei marchesi [...] Münster 1914, p. 247; R. Sabbadini, Storia e critica dei testi latini, Catania 1914, pp. 313-315 (II ed., Padova 1971, pp. pp. 199 s., 400 s.; L. Bertalot, Uno zibaldone poetico umanistico del Quattrocento a Praga, in La Bibliofilia, XXVI (1924), pp. ...
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BUSSEDI, Giovanni Maria
Piero Treves
Nato da Siro e Francesca N. (sic), "poveri, onestissimi genitori", in Pavia il 18 ott. 1802, vi si addottorò in legge il 10 ag. 1821. Pensò quindi ad abbracciare [...] professate. Perché, mentr'è meritevole che identifichi la sostanza dell'insegnamento umanistico nell'osservanza e continuità della "tradizione"; mentr'è meritevole che lo studio del latino risulti in queste pagine del B. affrancato da qual si voglia ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...