GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] che, nell'aprile del 1490, Poliziano attende da Donà) del De anima d'Alessandro d'Afrodisia, sul quale procedere alla traduzione latina; e trascritta la versione, nel febbraio del 1491, "in lare" del G. - il G. è più promotore intendente dell'altrui ...
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ARCHITETTO
B.M. Alfieri
L'autonomia della figura e della funzione professionale dell'a. medievale e la sua specifica appartenenza al campo dell'attività intellettuale, analogamente a quanto avvenne [...] sec. 13°, la grande maggioranza degli a. più importanti era in grado di leggere e scrivere correntemente in latino e nella propria lingua nazionale. Le cognizioni in campo matematico e geometrico erano sicuramente modeste, ma è opportuno distinguere ...
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COLLEZIONISMO
K. Pomian
A partire dalla formazione dei regni barbarici sui territori dell'Impero romano e per gran parte dell'epoca medievale le uniche collezioni di cui si abbia testimonianza sono [...] con i loro reliquiari, sottratte come bottino di guerra o rubate, inviate in dono dall'imperatore latino d'Oriente o dal clero latino, oppure acquistate malgrado i divieti.La conquista di Costantinopoli provocò inoltre un improvviso aumento della ...
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AMBRA (dall'arabo ‛anbar)
G. Pesce
Succo resinoso fossilizzato di piante a loro volta fossili.
La più bella delle ambre, di color giallo chiaro, limpida trasparente, contenente in minima quantità zolfo [...] (da succus cioè per l'appunto succo di pianta), mentre i Germani del tempo di Tacito la chiamavano con una parola tradotta in latino glaesum. Secondo altri, l'a. era un corpo fossile o il succo di certe pietre di Bretagna o una concrezione marina o l ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] 1169 e costituiscono un programma - commissionato dall'imperatore bizantino con il contributo del re latino di Gerusalemme e del vescovo latino di Betlemme ed eseguito probabilmente da artisti locali - che è stato considerato una decisa affermazione ...
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Alfano di Salerno, Santo
P. Morpurgo
A. I, arcivescovo di Salerno, nacque da una nobile famiglia longobarda intorno al secondo decennio del sec. 11° e morì nel 1085. Fu autore di odi, poemi sacri e [...] , col. 1238; Acocella, 1963). L'ammirazione che A. dichiarò di avere per la cultura greca lo portò a tradurre in latino il Πεϱὶ ϕύσεωϚ ἀνθϱώπου di Nemesio d'Emesa. A Montecassino A. presentò poi Costantino l'Africano all'abate Desiderio (poi papa ...
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Andravida
C. Sheppard
(gr. 'Ανδϱαβίδα)
Villaggio della Grecia meridionale, situato sulla punta nordoccidentale del Peloponneso. A. fu la capitale non fortificata del principato franco di Acaia o Morea, [...] Agnese, attualmente nel lapidarium di A., che potrebbe essere interpretata come opera bizantina, se non fosse per l'iscrizione in latino.
Ad A. si trovano inoltre le rovine dell'antica cattedrale di Santa Sofia, la chiesa di corte del principato dove ...
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Agimondo, Omiliario di
A. Petrucci
L'Omiliario di A. costituisce una testimonianza di grande rilievo dell'arte scrittoria e dello stile di ornamentazione dei codici liturgici di lusso nella Roma della [...] sec. VI-IX), SM, s. III, 12, 1971, pp. 75-132: 117-120.
G. Cavallo, Interazioni tra scrittura greca e scrittura latina a Roma tra VIII e IX secolo, in Miscellanea codicologica F. Masai dicata (Les publications de Scriptorium, 8), Gand 1979, I, pp. 23 ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] e conduce alla sua schematica contrapposizione con l'arte che la precede ("G. rimutò l'arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno", Cennini; "Arrecò l'arte nuova; lasciò la rozzezza de' Greci", "Arrecò l'arte naturale e la gentilezza ...
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Stato dell’Europa centro-orientale. Confina a N con la Polonia, a E con l’Ucraina, a S con l’Ungheria, a SO con l’Austria e a NO con la Repubblica Ceca.
Il territorio è chiuso a N da un tratto della catena [...] presente indicativo, per l’infinito in -t’ invece di -ti ecc., e nel lessico.
La più antica letteratura slovacca è scritta in latino o in un ceco ricco di slovacchismi. Nel 16° sec. si incontrano le prime figure degne di rilievo, come il teologo E ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...