DONATI, Sebastiano
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Ombreglio di Brancoli (Lucca) il 21 nov. 1711 da Donato e da Maria Benedetta Lemucchi (cfr. l'atto di battesimo presso la parrocchiale di S. Pietro [...] Carolina che andava sposa al re di Napoli, e vi studiò il diploma del 1439 sull'unione delle Chiese greca e latina sottoscritto dall'imperatore d'Oriente Giovanni Paleologo, nonché quello del trattato di pace e di commercio del 1192 fra i Pisani ...
Leggi Tutto
MAGRINI, Antonio
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 3 ott. 1805, unico figlio di Marco, barbiere, e di Teresa Franco. Compì gli studi primari e quelli ginnasiali nella propria città, per poi entrare [...] didattica che gli aprirono le porte dell'insegnamento. Il 20 luglio 1828 fu ordinato sacerdote. Nominato maestro di latino in seminario, il M. divenne anche, nel febbraio 1829, insegnante di italiano e geografia presso Scuole elementari maggiori ...
Leggi Tutto
COSTANZI, Vincenzo
Piero Treves
Nato a Preturo (in provincia dell'Aquila) da Francesco e da Rita Nardi il 21 marzo 1863, conforme all'esempio dei suoi corregionali che, dopo l'Unità e scissi gli Abruzzi [...] Romagnoli, P. Egidi, V. Ussani, ecc.), giovò grandemente al C., che vi perfezionò la propria, tosto eccellente, conoscenza del latino e, più ancora, del greco, la quale rimase il contrassegno più notabile dell'opera sua di studioso.
Cresciuto in una ...
Leggi Tutto
MAFFEI, Giuseppe
Gianni Fazzini
Nacque a Solofra, presso Avellino, secondo dei figli del conte Giacinto e di Isabella de Falco (dopo Michelangelo e prima di Pietro) il 17 febbr. 1728 (Solofra, Arch. [...] Giuliano della Fratta. Morto prematuramente il padre, regio governatore, completò gli studi a Solofra, eccellendo in greco e in latino (lingua in cui scrisse tutte le opere di diritto). Nel 1747 intraprese a Salerno lo studio delle materie giuridiche ...
Leggi Tutto
DI ROMA, Azzolino (Azzolino de Urbe)
Mauro De Nichilo
Nacque in Terra d'Otranto tra la fine del sec. XIII e l'inizio del XIV.
La conoscenza della lin gua greca, che la terra salentina aveva nutrito e [...] . Nel 1328 un "Aczolino de Roma de Provincia Terre Idronti" (Minieri Riccio) è pagato per la traduzione in latino di alcuni libri della biblioteca regia.
Le testimonianze si infittiscono nel decennio successivo, a partire dal 1332, quando Roberto ...
Leggi Tutto
CAPASSO, Giambattista
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Grumo Nevano (presso Aversa) nell'anno 1683, terzogenito di Silvestro e di Caterina Spena. Egli compì i suoi primi studi sotto la guida del fratello [...] l'avvento a Napoli di Carlo di Borbone, nel 1735.
Oltre a pochi versi d'occasione scritti in vernacolo, latino e latino maccheronico, sotto l'influenza del fratello maggiore, che fu un discreto poeta dialettale, il C. compose l'Historiae philosophiae ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Enrico
Giulia Barone
Nulle, o molto incerte, sono le notizie su di lui. Visse a Venezia tra la prima e la seconda metà del XIV secolo e, secondo una tradizione accolta già dal Foscarini alla [...] risalire agli anni intorno al 1340. Ciò spiega perché la cronaca attribuita al D. si possa riconnettere non solo a precedenti latini, prime fra tutte le due cronache del doge Andrea Dandolo e la cronaca detta di Pietro Giustiniani, ma anche ad alcuni ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] (30 ag. 526).
Gli scritti di logica di B. sono di tre tipi: traduzioni dal greco, commenti a testi greci e latini, trattati indipendenti o adattati dal greco. Di questi tre gruppi si conservano i seguenti testi: 1) traduzioni: a) da Porfirio: Isagoge ...
Leggi Tutto
CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] l'ampiezza della tradizione manoscritta. Già Apostolo Zeno (cfr. Fontanini, p. 367) rilevò che il C. scrisse il suo trattato in latino e che dobbiamo datare alla metà del sec. XIV la traduzione in toscano, dovuta ad un anonimo, che servì di base all ...
Leggi Tutto
CALCO, Tristano
Franca Petrucci
Figlio di Andrea e di Maddalena Caimi, nacque presumibilmente poco prima della metà del sec. XV; sposò Susanna Calcaterra ed ebbe un figlio, Giovanni Francesco. Benché [...] per mezzo di un codice di veneranda antichità, le vite di Nerva, di Traiano e di Adriano di Dione Cassio, tradotte in latino dal Merula, ed anche due orazioni di s. Basilio ed il De differentia inter odium et invidiam di Plutarco. Inoltre nella Bibl ...
Leggi Tutto
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...