OSSIMORO O OSSIMORO?
Per questa parola, che indica una figura retorica basata sull’accostamento di termini contraddittori, sono corrette entrambe le pronunce.
• Ossìmoro, con accentazione ➔sdrucciola, [...] greco oxỳmoron ed è la soluzione leggermente più diffusa.
• Ossimòro, con accentazione ➔piana, continua la pronuncia della parola in latino (la lingua attraverso la quale è giunta in italiano) ed è la soluzione leggermente meno diffusa.
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] antica, ridotta in compendi ed estratti, ma il Doctrinale di Alessandro di Villedieu contempla anche l’uso medievale del latino; accanto a questo libro assai diffuso si possono citare le opere di Everardo di Béthune, Gaufredo di Vinsauf, Giovanni ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] ) o in spirantizzazione e dileguo di consonanti sonore o sonorizzate. Quella che in origine era una pronuncia trascurata del latino si è poi fissata stabilmente nelle lingue romanze occidentali. Ai primordi della lingua letteraria sparirono le ultime ...
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OSSI O OSSA?
La parola osso ha due plurali, che rispondono a sfumature di significato diverse.
• Il plurale maschile ossi, formato regolarmente dal singolare osso, si riferisce ai singoli elementi considerati [...] , oppure a quelli animali
gli ossi del femore, ossi di seppia
• Il plurale femminile ossa, proveniente dal ➔neutro plurale latino ossa, è usato per indicare l’insieme dell’ossatura umana
le ossa del corpo, essere pelle e ossa.
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] ). Le forme del passivo, in italiano, sono dunque tutte composte (in questo l’italiano risulta essere nettamente diverso dal latino v. oltre) e possono essere formate per ogni modo e tempo del verbo.
La perifrasi principale per l’espressione della ...
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-OSI
-osi è un ➔suffisso derivato dal greco -osis, ed è usato in parole derivate direttamente dal greco (anchilosi, necrosi) o formate modernamente e appartenenti soprattutto al linguaggio scientifico [...] pronunciare sia con accentazione ➔piana, seguendo la pronuncia della parola in latino (la lingua attraverso la quale è giunta in italiano)
necròsi (dal latino tardo necròsis)
sia con accentazione ➔sdrucciola, fedele alla pronuncia della parola ...
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Verbi derivati (detti anche fattitivi) che esprimono un’azione non compiuta dal soggetto ma fatta compiere ad altri (per es., addormentare rispetto a dormire). L’indoeuropeo possedeva almeno una formazione [...] di causativi, per mezzo del suffisso -ei̯o, dalla radice con vocalismo o; molto diffusa in hindī, se ne conservano tracce in greco e in latino. ...
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CUI O A CUI?
Quando il pronome relativo cui è usato in funzione di complemento di ➔termine, sono accettabili entrambe le soluzioni
Le persone a cui (= alle quali) devi rivolgerti sono laggiù / Le persone [...]
La possibilità di omettere la preposizione è dovuta al fatto che in latino la forma cui corrispondeva proprio al complemento di termine. Si tratta dunque di un ➔latinismo.
Storia
Nei testi dei secoli scorsi, talvolta si può incontrare cui anche ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] z sonora) e con altre combinazioni meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello latino ben si lega al discorso sulle scelte ‘di stile’ nella grafia di una lingua. In Italia, la coesistenza di grafie colte e ...
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VIOLA O VIOLA?
Si tratta di due ➔omografi.
• Vìola, con accentazione ➔sdrucciola, è la 3a persona singolare del presente indicativo del verbo violare
Ma va bene punire chi viola la legge e favorisce [...] .it)
• Viòla, con accentazione ➔piana, invece è un sostantivo femminile che indica una pianta o un fiore (dal latino violam), un colore e anche uno strumento musicale (dal provenzale viula)
un mazzetto di viole
una camicetta viola
concerto per ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...