L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] con poche cose». Tuttavia, nell’italiano sopravvivono come nomi anche alcune forme aggettivali di neutri plurali latini come, ad es., interiora (originariamente «le cose interne»).
Nella grammatica tradizionale, l’aggettivo sostantivato è spesso ...
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In base alla loro formazione, gli avverbi possono essere suddivisi in tre categorie.
1. Avverbi semplici: hanno una forma autonoma che non deriva da nessun’altra parola
subito, laggiù
2. Avverbi composti: [...] un tutt’uno col resto della parola: così -mente è diventato un suffisso usato ancora oggi per creare nuovi avverbi.
In latino, così come in italiano, gli aggettivi devono accordarsi al nome cui si riferiscono, e mens, come in italiano, è femminile ...
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EX / EX-
La forma deriva dalla preposizione latina ex (‘fuori di’) ed è usata in italiano con diverse funzioni.
• Come ➔prefisso indica la condizione di chi ha ricoperto in precedenza un ruolo o una [...] è scarsamente produttivo per la formazione di vocaboli nuovi e sopravvive quasi esclusivamente in parole o locuzioni derivate dal latino nella forma ex-, come
exema
exencefalia
e soprattutto nella forma abbreviata e-, come
elaborare
emettere
o nella ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] di uso corrente hanno i tipi di impiego e i significati descritti qui di seguito.
(a) Aero-, di origine greca e latina, presenta le due forme omofone aero1- e aero2- ; aero1- ha valore etimologico associato ad «aria»; si combina con suffissoidi, nomi ...
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IMPARI O IMPARI?
Si tratta di due ➔omografi.
• L’aggettivo ìmpari ‘diseguale’ conserva l’accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui deriva (ìmpar)
una sfida ìmpari, come quella tra Davide [...] avanzamento dell’accento sul modello dell’aggettivo pari.
L’accentazione è sdrucciola anche per l’aggettivo dìspari (dal latino dìspar).
Storia
Nell’italiano letterario dei secoli scorsi sono attestate anche le forme degli aggettivi impàri e dispàri ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] di essere, di norma, il centro della sillaba. I grammatici antichi diedero questo nome alle lettere greche α ι υ ο ω ε η e alle lettere latine a e i o u, in contrapposizione alle altre lettere dell’alfabeto definite σύμϕωνα in greco e consonantes in ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...]
(50) sebbene sia piovuto, il fiume non è straripato
(51) anche se è piovuto il fiume non è straripato.
La sintassi del latino classico è ricca di costrutti sintetici, come l’➔ accusativo con l’infinito per le completive o l’ablativo assoluto per le ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] discussione (cfr. Herman 1963: 125 segg.), ma che può essere considerato di fatto l’erede funzionale del quod tardo-latino; quest’ultimo aveva assunto infatti il ruolo di subordinante generico (usato tanto per le completive che per le non completive ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] e la comprensione del funzionamento delle lingue del tipo fusivo, a cui appartiene anche l’italiano (cfr. Iacobini 20062; ➔ latino e italiano; ➔ lingue romanze e italiano). In queste lingue gli affissi tendono a cumulare più funzioni; i valori delle ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] con una struttura analitica, in cui l’aggettivo non subisce modifica di carattere morfologico. Non era così in latino, ove il grado comparativo, come quello superlativo, veniva codificato negli aggettivi mediante suffissi in maniera sintetica (per es ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...