Filosofo e poeta (Ragusa di Dalmazia 1714 - Roma 1801). Ecclesiastico, buon conoscitore di matematica e studioso di filosofia cartesiana, nel 1746 si trasferì a Roma, dove tenne la cattedra di eloquenza [...] alla Sapienza. La sua fama è soprattutto legata a due eleganti poemi didascalici in latino, in uno dei quali espone la concezione cartesiana (Philosophiae versibus traditae libri VI, 1744) e nell'altro le dottrine di Newton (Philosophiae recentioris ...
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Poligrafo e poeta raguseo (Ragusa 1613 - Roma 1683). Dopo aver studiato a Roma dal 1629 presso i gesuiti e poi a Bologna, dal 1642 alla morte risiedette a Roma quale rappresentante della Repubblica di [...] Ragusa presso la Santa Sede. Autore di numerose opere poetiche in latino, di scritti di astronomia, matematica e diritto, descrisse in versi latini il terribile terremoto che nel 1667 distrusse Ragusa, cercando di raccogliere aiuti in tutta l'Europa. ...
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Gentildonna e letterata (Padova 1356 circa - Venezia 1429), figlia di Ugolino e moglie di Francesco Manfredi di Reggio; fu donna celebre per bellezza ed erudizione; Lombardo Della Seta le dedicò l'operetta [...] De quibusdam memorandis mulieribus. Dei suoi scritti resta solo una Lettera gratulatoria in latino a Iacopo dal Verme (1388). Esule con la famiglia a Venezia (1390), vi fondò un ospizio per i poveri. ...
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CARDILE, Vincenzo
Salvatore Nigro
Nato a Savoca (Messina) il 16 apr. 1761 da Niccolò Paolo e da Rosa Garufi, compì i primi studi di grammatica e di retorica con l'abate Antonino Puliatti, il quale, [...] attraverso un esercizio di traduzioni dal latino e dal greco (e finanche dal tedesco: gli Idyllen del Gessner), aveva saputo recuperare per sé e per i propri allievi una dimensione letteraria classicistica ritagliata entro un'educazione arcadica all' ...
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Letterata (Modena 1542 - ivi 1617). Dal 1583 fu per dodici anni a Ferrara, come dama d'onore delle principesse d'Este. Tasso le intitolò un dialogo (La Molza). Studiosa di filosofia, fu suo maestro il [...] platonico F. Patrizi; compose anche pregevoli versi in volgare e in latino. Le sue poesie sono stampate con quelle del nonno Francesco Maria. ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] , il rimatore e l'uomo di teatro accomunati sotto la luce un po' tetra del letterato benpensante e socievole.
Opere: Del C. latinista sono stati riprodotti alcuni testi da A. Greco (A. C.- Cultura e poesia, Roma 1950, pp. 11 ss.). La traduzione del ...
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DOLCINO (Dulcino, Dulcinio, Dolcin), Stefano
Ugo Rozzo
Nacque a Sambuceto (ora comune di Compiano, provincia di Parma) nel 1462, da una famiglia forse di Busseto.
Non sono esistiti due (o tre) Stefano [...] infine il D. al domenicano Matteo Bandello, che, nella dedica a lui di una sua novella, dichiara di invidiarne l'"incessabile, candida, latina e si dolce vena" e ne loda gli endecasillabi in onore del lago di Garda, che dice di aver ricevuto in casa ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] lo pseudonimo di Limerno Pitocco da Mantu); Caos del Triperuno, in tre "selve" poetiche di vario metro (e con intermezzi maccheronici e latini) precedute da un Dialogo de le tre etadi, in prosa (1527); Humanità del figlio di Dio, poema in 10 libri di ...
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Grammatico del sec. 6º, di Tolosa, che prese il nome del grande poeta. Visse anche in Irlanda ed esercitò un certo influsso su quella letteratura. Ci sono giunte di lui 15 Epitomae e 8 lettere di argomento [...] grammaticale e metrico. Da esse risulta chiaro il decadimento del latino letterario. ...
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CODELUPI, Bartolomeo
Rosario Contarino
Nato probabilmente nella seconda metà del sec. XIV a Verona, vi esercitò il notariato. Il suo nome figura nei Libri dell'Estimo del Comune sotto le date 1409 e [...] rispetto al periodo di stesura del codice, in considerazione del fatto che nel secolo XV non si scriveva quasi più in latino con forme ritmiche. Il raffronto con le versioni rossiana e veronese permette di stabilire che l'amanuense del cod. Marciano ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...