Umanista (Borgo Valsugana o Levico 1375 o 1376 - Padova tra il dic. 1446 e il genn. 1448), proveniente da una famiglia Rizzi residente a Levico. Fu notaio dei Carraresi, poi (dal 1415 circa) nella cancelleria [...] del Comune di Padova. Commentò alcune orazioni di Cicerone (1413); nel 1419 compose la Catinia, dialogo in latino spigliato e popolaresco, più tardi volgarizzata da autore ignoto e pubblicata nel 1482; in seguito scrisse opere morali e sei libri ...
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Letterato dalmata (Ragusa, Dalmazia, 1735 - ivi 1820); gesuita, insegnò retorica al Collegio Tolomei di Siena e (dal 1773) eloquenza e letteratura greca a Milano. Fu ambasciatore di Ragusa presso il papa [...] e presso il granduca di Toscana. Lasciò, oltre a traduzioni dell'Odissea (1777) e di altri classici, elegie, epistole, epigrammi e poemetti in latino (De echo, 1764; Navis aeria, ecc. 1768). ...
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Scrittore messicano (Guanajuato 1922 - Madrid 1983). Dopo un fortunato esordio come autore drammatico (El atentado, 1962), si dedicò alla narrativa e alla critica letteraria. Tra i suoi romanzi si ricordano: [...] (1964; trad. it. 1973); Maten el león (1969; trad. it. 1977), che ripropone in chiave comica il tipico romanzo latino-americano di opposizione alla dittatura; Estas ruinas que ves (1974); Las muertas (1977; trad. it. 1979); Dos crímenes (1979); Los ...
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BACIGALUPO, Niccolò (Nicolò)
Giovanni Ponte
Nato a Genova nel 1837, studiò nel collegio savonese delle Scuole pie, dove fu condiscepolo di A. G. Barrili. A diciotto anni iniziò la sua attività alle dipendenze [...] d'un antico poema genovese sulle gesta di Enea che sotto il titolo di Eneide venne scoperto e tradotto in lingua latina da Virgilio Marone,Genova 1895 (anon. e litogr.), ristampato col titolo Eneide, testo originale d'un reduce troiano, Genova 1899 ...
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Poeta inglese (n. Waltham 1100 circa - m. in Francia 1154). Entrò nel chiostro di Durham dove divenne cappellano e nel 1149 priore. Recatosi a Roma nel 1153, morì durante il viaggio di ritorno in un villaggio [...] della Francia. Famoso per la vasta cultura chiesastica e la potente memoria, scrisse l'Hypognosticon, vasto poema latino in 9 libri che tratta di Dio e della creazione, della Legge, cioè dell'antichità ebraica, e della Grazia con l'avvento di Cristo. ...
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Letterato e uomo politico italiano (Pavullo, Modena, 1867 - Fontevivo, Parma, 1932). Giornalista, critico letterario e poeta, dal 1900 entrato nella vita politica, fondò il Movimento dei giovani liberali [...] con un programma monarchico, irredentista, colonialista, ripromettendosi di scuotere coi giornali L'Alba e L'idea liberale l'opinione pubblica, nel mito di un risorgimento dell'idea latino-mediterranea. ...
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Umanista (Scarperia 1360 circa - Roma 1410 o 1411). Fu scolaro, a Firenze, di Coluccio Salutati (col quale si legò in fraterna amicizia) e di Giovanni Malpaghini, e studiò il greco (dapprima a Costantinopoli, [...] 1395-96, e poi a Firenze) con Manuele Crisolora; dal 1400 ricoprì varî uffici presso la curia romana. Tradusse in latino, tra il 1400 e il 1410, alcune vite di Plutarco e, su invito del card. Pietro Filargo, il futuro antipapa Alessandro V, completò ...
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Uomo politico e umanista (Lucca 1448 - ivi 1527); addottoratosi in legge (1472) a Bologna, ebbe incarichi diplomatici e amministrativi dal governo di Lucca, da Ludovico Sforza e da Giulio II, che lo creò [...] dalla vita politica (1514), si fece ecclesiastico, divenendo arcidiacono della cattedrale di S. Martino a Lucca. Scrisse in latino una Vita di Castruccio Castracani, edita nel 1496 e più volte ristampata, di valore formale più che storico, e ...
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ENRICO DI AVRANCHES
EEdoardo D'Angelo
Maestro E., secondo la definizione di Josias Cox Russel uno degli ultimi clericivagantes di rilievo davvero 'internazionale' del Medioevo, è figura assai peculiare [...] Bollandiana", 112, 1994, pp. 309-338; Id., The 'Vita sancti Fredemundi' of Henry of Avranches, "The Journal of Medieval Latin", 4, 1994, pp. 1-24; G. Cremascoli, I classici nella 'Legenda sancti Francisci versificata' di Enrico di Avranches, "Studi ...
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DEL NERO, Tommaso
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 13 marzo 1545 da Agostino di Piero e da Nannina di Tommaso Soderini. Ebbe due fratelli: Nero e Francesco.
Secondo la descrizione di alcuni suoi [...] contemporanei, il D. era di corpo sano, bello e profondamente buono. Giovanissimo cominciò a studiare latino, greco, musica ed ebbe una profonda passione per il disegno, la pittura e l'architettura, benché queste ultime fossero arti che non si ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...