VIOLA O VIOLA?
Si tratta di due ➔omografi.
• Vìola, con accentazione ➔sdrucciola, è la 3a persona singolare del presente indicativo del verbo violare
Ma va bene punire chi viola la legge e favorisce [...] .it)
• Viòla, con accentazione ➔piana, invece è un sostantivo femminile che indica una pianta o un fiore (dal latino violam), un colore e anche uno strumento musicale (dal provenzale viula)
un mazzetto di viole
una camicetta viola
concerto per ...
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SUFFICIENTE O SUFFICENTE?
La grafia corretta è sufficiente, con la i.
La i, che non si pronuncia, in questo caso non ha neanche la funzione di indicare la corretta pronuncia di c (che davanti a e si [...] leggerebbe comunque con lo stesso suono di cena): la sua conservazione si deve solo al prestigio del modello latino (sufficientem).
VEDI ANCHE ce o cie, ge o gie, sce o scie? ...
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Si dice di fenomeno linguistico che risale a un periodo precedente alla manifestazione storica di una lingua indoeuropea, e del periodo stesso. Si dice anche di gruppi etnici che risultino essere esistiti [...] in una regione prima della diffusione in essa di una lingua indoeuropea; per es., le popolazioni iberiche, britanniche, etrusche, egee, prima della diffusione del celtico, del latino e del greco. ...
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Retore e grammatico di origine celtica (2º-1º sec. a. C.); educato in Alessandria, fu maestro di Cesare fanciullo; la sua scuola poi divenne famosa e fu frequentata da Cicerone già pretore (66 a. C.). [...] G. portò in Roma il puro indirizzo alessandrino. Dei molti scritti attribuitigli, Ateo Pretestato gli riconosceva solo un'opera in due libri, De latino sermone, andata perduta. ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] formativo dell’italiano, dal momento che per secoli l’esiguo numero di verbi composti sono stati principalmente prestiti dal latino: benedire, maltrattare. Non è però chiaro se tale nuovo tipo di verbi composti si possa interpretare come regola di ...
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ANNAFFIARE O INNAFFIARE?
Entrambe le forme sono corrette e usuali
cresciuto senza che nessuno se ne prendesse cura, senza un giardiniere che lo annaffiasse (N. Ammaniti, Ti prendo e ti porto via)
distrattamente [...] innaffiare le verdure (L. Malerba, Il sogno di Epicuro).
Storia
Annaffiare e innaffiare, derivate probabilmente dallo stesso etimo latino (in e afflare ‘soffiare’) sono entrambe usate dal Medioevo fino a oggi. Tuttavia, già nella prima edizione del ...
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FURLANETTO, Giuseppe
Gerardo Bianco
Nacque a Padova il 30 ag. 1775 da Sante e da Angelica Salvato. Dopo un periodo di educazione privata, nel novembre 1790 entrò nel seminario vescovile della città, [...] le quantità sillabiche e numerato i paragrafi all'interno delle voci.
Più ampio, rispetto al Forcellini, era l'elenco degli autori latini. Il F. riconobbe nella prefazione il contributo offerto, oltre che dal Mai, da B. Borghesi, da G. Labus e da G ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] le funzioni sia del congiuntivo italiano propriamente detto sia del condizionale). È il risultato della ➔ grammaticalizzazione dell’infinito latino in combinazione con il perfetto habui > lat. volg. -*ei (per es.: amare-*ei > amerei), analoga a ...
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Indoeuropei
Franco De Renzo
Tanti popoli, un'unica famiglia linguistica
Chi potrebbe sostenere, a prima vista, che vi sia una profonda affinità tra italiano, greco, albanese, tedesco, persiano e sanscrito? [...] indiane moderne. Ma in effetti è proprio in Europa che le lingue indoeuropee si sono maggiormente diffuse. Infatti il latino (e di conseguenza le lingue che ne derivano: italiano, francese, spagnolo, portoghese), le lingue slave (quali russo, polacco ...
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Ecclesiastico (Saint-Thierry, Reims, 1872 - Roma 1935), benedettino a Solesmes. Si occupò di studî storici sui concilî e di critica agiografica. Membro della commissione per la revisione della Vulgata, [...] texte de la Vulgate (1922), in cui stabilì nuovi criterî per la classificazione dei codici e delle edizioni del testo biblico latino; nel 1933 fu primo abate della nuova abbazia romana di San Girolamo, i cui monaci ebbero incarico di attendere alla ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...