Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] . Alcuni casi importati sono stati segnalati anche in Italia.
Morbo di Chagas. È endemico in molte aree calde dell'America Latina centrale e meridionale ed è causato da una specie diversa di Trypanosoma (T. cruzi), trasmesso all'uomo e agli animali ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] prassi della lettura della sezione chirurgica del Canone di Avicenna (famoso è il commento di Dino Del Garbo).
L'accesso al latino, e quindi ai testi della tradizione, alla doctrina e alla scrittura, è il requisito per l'identificazione e la coesione ...
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Acne
Stefano Calvieri
Il termine - dal greco ἄχνη, "pula, scoria, efflorescenza" o più probabilmente dal greco ἀκμή, nel linguaggio medico "punto culminante di un processo patologico", parola trascritta [...] erroneamente ἀκνή in un codice dei libri di medicina di Aezio di Amida (6° secolo) e così acquisita nel latino scientifico - è riferito a varie affezioni cutanee che interessano il follicolo pilosebaceo e i tessuti perifollicolari, con comparsa di ...
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Desiderio
Luigi Anepeta
Alessandra Graziottin
Bruno Callieri
Inteso come pulsione di natura emozionale che spinge l'essere vivente alla ricerca di quanto possa soddisfare un suo bisogno fisico o spirituale, [...] il desiderio presenta una dimensione sfuggente, difficile da definire e misurare. La stessa etimologia del termine - dal latino de-, e sidus, "stella", letteralmente, "cessare di contemplare le stelle a scopo augurale", nel senso di trarne gli ...
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COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] dopo un anno al concorso per un posto di "pratico degl'Incurabili", cioè di assistente ospedaliero, che vinse dissertando in lingua latina sulla pleuresia: l'ingresso al IV pratico-fisico, il 21 sett. 1754, segnò l'inizio della sua brillante carriera ...
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Medico, probabilmente arabo (Tunisi 1010-1015 circa - Montecassino 1087). Studiò forse a Baghdād e in Egitto; dopo lunghi anni di viaggi in Arabia, Caldea, Egitto, Etiopia, si stabilì a Salerno. Qui trovò [...] la celebre scuola di medicina, nella quale molto probabilmente insegnò, dedicandosi nello stesso tempo alla traduzione dall'arabo in latino di numerose opere di medicina greche e arabe, attività che continuò anche dopo il suo ritiro nel monastero di ...
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Medico, anatomista e chirurgo (Long Calderwood, Scozia, 1718 - Londra 1783), fratello di John. A Londra fu prof. di anatomia nella Society of navy surgeons e alla Accademia di belle arti, della quale fu [...] rinomato e medico personale della regina d'Inghilterra; autore, tra l'altro, dell'Anatomy of the human gravid uterus (in latino e in inglese, 1774), magistrale opera rimasta classica. Lasciò le sue raccolte d'arte (monete, dipinti, ecc.) all'univ. di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] sui feriti di guerra e dalla riscoperta dei testi originali di Galeno che mostravano divergenze con le versioni latino-medievali e arabe, e perciò inducevano ad accertare la verità direttamente sul tavolo anatomico. Contemporaneamente, si gettarono ...
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DONATI, Marcello
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1538 a Mantova da Ettore, orefice da Correggio (secondo alcune fonti anche il D. sarebbe nato a Correggio), e da Laura Pomponazzi, gentildonna mantovana, [...] di Alfonso Pacio, ferrarese, il quale in una lettera del 15 apr. 1570 annuncia che il D. sta traducendo dallo spagnolo in latino "l'opera del dottor Nicolosa", forse Nicolás Monardes, e comunicava di aver ricevuto in dono i libri del D. "de variolis ...
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Filologo, medico e metallurgista tedesco (Glauchau 1494 - Chemnitz 1555). Studiò a Bologna e Padova, addottorandosi in filosofia e in medicina. Medico nella città mineraria di Joachimsthal e quindi (dal [...] , fondatore della mineralogia e della moderna metallurgia. Fra le sue numerose opere, scritte in latino e ricche di citazioni da antichi scrittori greci e latini (che mostrano il suo interesse per gli studî umanistici), sono da ricordare De natura ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...