(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, [...] è il verso priapeo. Si trova già nella lirica erotica (Anacreonte) e nel dramma, specialmente nei cori dei drammi satireschi; in latino, è presente in Catullo (carme 17) e negli autori di priapei. Il verso è asinarteto, ossia composto di due membri ...
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Gesuita (Maastricht 1624 - Ch'angchou 1676), missionario in Cina scrisse la Historia tartaro-sinica nova (1659-65), nella quale sono ricostruite le vicende della conquista manciù nonché delle persecuzioni [...] missionarî. Curò, insieme ad altri confratelli, la prima edizione della biografia di Confucio dedicata all'Occidente (con un trattato sulla sua dottrina, in lat. e cinese, 1663), che si diffuse in Francia nella ristampa del 1687 (solo testo latino). ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] I risultati di questa pressione imperiale non furono cospicui. Non solo il clero e i monaci che dall’uso e dalla disciplina latina non si erano mai davvero allontanati, ma lo stesso clero e il monachesimo che più si erano aperti all’influenza e agli ...
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Predicatore francescano (Lecce 1425 circa - ivi 1495). Dapprima osservante, poi (dal 1454) conventuale, nel 1457 fu inviato da Callisto III a predicare la Crociata in Lombardia e nel Monferrato; predicò [...] Lecce), dove strinse stretti legami con la casa d'Aragona. Nel 1475 Sisto IV lo creò vescovo d'Aquino. I sermoni in latino e in volgare, che ci restano di lui, rendono troppo scialba idea della sua accesa eloquenza che destava incredibili entusiasmi. ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] solo a quella papale - sente che è giunta la sua ora. Ancora, al più tardi, nel 1526 Molosso - il cantore in latino dei suoi eventi ed affetti domestici morto nel 1528 - gli aveva augurata la tiara: "felix tibi venerit hora memento / firmiter", aveva ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] all'età di undici anni una appropriata conoscenza dei fondamenti della fede, un retto uso della retorica e dello scrivere in latino. Seguì una sua sorella a Napoli, dove frequentò la scuola dei padri della Compagnia di Gesù, studiando per sette anni ...
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Poeta (Londra 1613 circa - Loreto 1649). Sotto l'influsso dell'ambiente mistico di N. Ferrar e di G. Herbert, scrisse le poesie religiose raccolte sotto il titolo Steps to the Temple (1646). Esule all'avvento [...] religiose, Carmen Deo nostro, uscì postumo (1652). Addestratosi alla scuola dei poeti gesuiti che scrivevano in latino (il loro influsso è soprattutto evidente nei giovanili Epigrammata sacra, 1634), egli si sviluppò dal concettismo (letteratura ...
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VATABLE, François
Ebraista, nato a Gamaches in Piccardia verso la fine del secolo XV, morto a Parigi il 16 marzo 1547: il suo cognome, latinizzato in Vatablus, si trova anche sotto le forme Watebled, [...] da note manoscritte dei discepoli del V. estrasse Roberto Estienne (Stephanus) e pubblicò nella sua edizione della Bibbia tradotta in latino da Leone di Giuda (voll. 4, Parigi 1539-1545). Ma la pubblicazione fu disapprovata dal V. stesso, perché alle ...
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Politico, storico e teologo bizantino (n. Chonae metà sec. 12º - m. Nicea, tra il 1210 e il 1220); fratello e discepolo di Michele, ebbe importanti cariche civili; sotto Alessio V cadde in disgrazia. Dopo [...] La sua Storia (Χρονικὴ διήγησις), in 21 libri, dal 1180 al 1206, è fonte di prim'ordine per il periodo da Michele Comneno all'Impero latino d'Oriente; interessante anche la parte De signis o De statuis, sulle opere d'arte saccheggiate o distrutte dai ...
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Di nobile famiglia, legata alla dinastia longobarda dei principi di Salerno (Salerno tra il 1015 e il 1020 - ivi 1085). Uomo coltissimo nelle lettere e nella medicina, fattosi monaco (1054), dopo un breve [...] nel 1058, fu del partito riformatore. Ma la sua fama è soprattutto legata alla sua attività di poeta, dal latino elegante, riecheggiante i classici; inoltre alcuni suoi componimenti, come il carme De Cassino monte, o quelli indirizzati a Ildebrando ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...