Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] essa è tale e non altra. In senso psicologico, con tale termine s'intende l'insieme delle istanze psichiche relative alla propria persona, che costituiscono il nucleo permanente della coscienza autoriflessiva ...
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Forma italianizzata del nome greco e latino, Zoroastres, di Zaratustra (v.). La dottrina e religione da lui fondata è detta zoroastrismo. ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] 6), salta all’occhio la presenza fitta e costante dei termini che abbiamo esaminato nel § 1, a conferma del fatto che questo latino è un riflesso del volgare, di un parlato che traspare anche per altri motivi, per es. per l’uso ormai evidente di unus ...
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VIGILIA
Luigi Giambene
. Con questo vocabolo latino s'indica propriamente la veglia notturna, ma da questo primo significato ne derivarono altri nella terminologia ecclesiastica. Presso molti popoli [...] e in tutti i tempi la notte, per il silenzio e l'oscurità, fu ritenuta molto opportuna per dedicarsi alla preghiera. Per i cristiani vi era inoltre l'esortazione di Gesù: "vegliate, perché non sapete quando ...
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Castità
Alessandra Graziottin
Il termine, dal latino castus, "casto" - connesso probabilmente al verbo carere, "essere privo (di colpa)" - indica l'astensione dall'esercizio della sessualità. Generalmente [...] si tende a collegare al concetto di castità una concezione negativa del piacere e della passione sessuale, concezione che deriva, almeno in parte, dal fraintendimento, operato dalla cultura occidentale, ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] . XIII, cap. 19 (cfr. anche lib. XI, cap. 102; lib. XIII, cap. 92).
Aristotele, De animalibus. Michael Scot's Arabic-Latin Translation. Part Three, Books XV-XIX: Generation of Animals, a cura di A.M.I. van Oppenraaij, Leiden 1992.
Guglielmo Maramauro ...
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Monaco (fine sec. 10º). Compose un poema latino (Gesta Witigovonis) che celebra in forma di dialogo la grande attività spiegata dall'abate di Reichenau Witigovo (985) e insieme esprime velatamente il malumore [...] dei monaci per le sue continue assenze. Il poema enumera le costruzioni e le opere d'arte fatte eseguire da Witigovo, fornendo notizie di grande importanza per la storia dell'arte ...
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(gr. Λευιτικόν; lat. Leviticus) Nome greco e latino del terzo libro del Pentateuco, che gli Ebrei chiamano dalla prima parola Wayyiqrā’. Il contenuto concerne in prevalenza i sacerdoti e il culto divino. [...] La critica delle fonti assegna il L. al cosiddetto Codice sacerdotale, la cui redazione definitiva è posta intorno al 5° sec. a.C ...
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(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] era uscito dalle fasce e trovato il guscio di una tartaruga se ne era fatta una lira. Poi andato verso il tramonto in Pieria, dove Apollo pascolava le greggi degli dei, gli rubò 50 giovenche. Apollo inseguì ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...