SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] che vi studiavano all'università. Uno di questi, Brynolphus, divenne nel 1278 vescovo di Skara, e fu il primo poeta svedese in latino, con una serie di Uffizî in devozione di Maria Vergine, di santa Elena di Skövden, di sant'Exil e della Corona di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] giunse a Parigi, nell’autunno del 1567, preceduto dalla discreta fama procuratagli dalla sua produzione poetica, per lo più in latino e di carattere encomiastico o devoto, a cui la Compagnia lo aveva più volte sollecitato. Sebbene anche lì i suoi ...
Leggi Tutto
COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] Un testo più vivace sono le lettere attribuite a un grammatico verboso e tronfio al quale si presta un latino macaronico non privo di una sua forza grottesca (Gufonis de Gufonibus Epistolarum semicenturia prima, Florentiae, 1668).
Non mancava dunque ...
Leggi Tutto
GUADAGNI, Leopoldo Andrea
Floriana Colao
Nacque a Firenze il 21 nov. 1705 da Pietro Egidio, di una famiglia originaria dei dintorni di Arezzo e medico chirurgo di grande fama, e da Anna Maria Palmer, [...] il 21 dic. 1724, promotore G.P. Gualtieri, docente di diritto canonico.
Sorretto nei suoi studi da una profonda conoscenza del latino e del greco, il G. entrò in rapporto con studiosi illustri del tempo; a I. Facciolati, che gli aveva prospettato una ...
Leggi Tutto
MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] nel 1190, scritta in origine in arabo, fu poi tradotta in ebraico agli inizi del XIII sec. e successivamente dall'ebraico in latino.
La Guida è destinata a un allievo prediletto, uno di quelli, scrive M., "che girano intorno alla dimora del sovrano e ...
Leggi Tutto
Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] particolare che il nome assume, in lingue flessive o agglutinanti, per esprimere un determinato rapporto sintattico: per es., in latino il c. genitivo esprime, di solito, il rapporto di specificazione rispetto ad altro nome. Il numero dei c. varia ...
Leggi Tutto
Giurista scozzese nato ad Aberdeen nel 1546 e morto ad Angers, il 3 luglio 1608. Emigrò nel 1573 in Francia ove continuò i suoi studî sotto la guida di Cuiacio e di Donello. Fu professore di diritto civile [...] il 28 gennaio 1582 a Pont-à-Mousson (Francia), morto il 15 agosto 1621 a Roma dove dimorò dal 1616 in poi, scrisse in latino un Satyricon (parte I, Londra 1603, rist. Parigi 1605; parte II, 1607; a cui seguirono la Apologia, 1610 e la Icon animorum ...
Leggi Tutto
Fiorella Kostoris Padoa Schioppa
Concorrenza
Appunti sulla concorrenza
di
30 giugno
Il Consiglio dei ministri approva un decreto legge contenente nuove norme sulla concorrenza e i diritti dei consumatori [...] vicenda; con ciò interpretando in senso competitivo il concetto latino del concurrere – cum currere – cioè correre insieme altro. Il concurrere competitivo rappresenta, come tutti gli ossimori latini, un’idea complessa e profonda. L’opinione pubblica, ...
Leggi Tutto
Matrimonio
Marzio Barbagli
Definizioni
'Matrimonio' è una parola di origine recente. Nella Politica Aristotele osservava che "l'unione dell'uomo e della donna non ha un nome". Ma, più in generale, noi [...] per indicare che essa 'non si sposa, ma è sposata', che non compie un atto, ma cambia condizione (ibid.). In latino, ad esempio, il termine matrimonium significava 'condizione legale di mater' ed era usato in espressioni come ire in matrimonium (per ...
Leggi Tutto
Termine largamente usato in titoli latini, per indicare, tra l’altro, raccolte di atti ufficiali e pubblicazioni periodiche di accademie e istituti.
Nell’antichità romana relazioni scritte dell’attività [...] di dispute, talune probabilmente fittizie (per es., A. Archelai cum Manete). A imitazione degli Atti degli apostoli (il cui titolo latino è tuttavia Actus apostolorum), ebbero il nome di a. anche altri racconti, relativi sia ad apostoli (specie se ne ...
Leggi Tutto
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...