Glottologo francese (Moulins, Allier, 1866 - Châteaumeillant, Cher, 1936), allievo di F. de Saussure, prof. (1891) all'École des hautes études, dal 1906 al Collège de France. Nella storia della glottologia [...] (Aperçu d'une histoire de la langue grecque, 1930, il suo capolavoro; Esquisse d'une histoire de la langue latine, 1933; Traité de grammaire comparée des langues classiques, 2a ed. 1948). Fondamentali l'Introduction à l'étude comparative des langues ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] che le rendono più o meno facilmente riconoscibili: ci sono lingue che esprimono tali relazioni con i casi (ad es. il latino), ci sono lingue che le esprimono attraverso le preposizioni o l’ordine delle parole (ad es. l’italiano e il francese ...
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PARATORE, Ettore
Latinista, nato a Chieti il 23 agosto 1907; professore di letteratura latina nell'università di Catania dal 1907 al 1942, di Torino dal 1942 al 1947, di grammatica greca e latina nel [...] e bibliografici (sono del 1958 i suoi studî su Ovidio e la bibliografia ovidiana).
Oltre alle traduzioni da classici latini (fra cui le tragedie di Seneca, Roma 1956), all'edizione critica di Plauto. Amphitruo, Casina, Curculio, Miles Gloriosus, con ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] letterario, destinato a durare fino agli inizi del Novecento con la rappresentazione caricaturale del campagnolo rozzo e astuto (➔ latino macaronico). Il trevigiano emerge, sempre nel Cinquecento, nel testo poetico noto come Egloga di Morel e tra i ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] di un vocabolo di Cesare. Sul metodo filologico del F., fra i più apprezzati del sec. XVI, ricordiamo, da una lettera di LatinoLatini ad Andrea Masio: "Quanto a Livio non vorrei che tu credessi, ch'egli [F.] sia tanto audace e presuntuoso da mutare ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] della base. Possono interrompere la radice, come nel caso dell’infisso -m- usato in alcuni verbi del greco antico e del latino per formare il tema del presente (gr. lambànō «prendo», dalla radice lab-; lat. rumpo, rupi, cfr. it. rompo, ruppi); oppure ...
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tifinagh Nome («i caratteri», probabilmente «le [lettere] fenicie») della scrittura dei Tuareg (➔), verosimilmente elaborata sotto l’influsso dell’alfabeto fenicio, e forse anche della scrittura sudarabica. [...] da secoli l’uso del t., sostituito sia dall’alfabeto arabo (Marocco meridionale) sia in tempi successivi, da quello latino (Algeria). Diversi movimenti berberisti attivi in Marocco e in Algeria ne ripropongono una versione rielaborata, detta neo-t ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] a) Un sistema vocalico tonico di soli cinque elementi, nel quale mancano le vocali chiuse /e/ ed /o/, e diversi suoni vocalici latini originariamente distinti si sono fusi tra loro: [ˈfilu] «filo» < fīlu(m), come [ˈnivi] «neve» < nĭve(m) e come ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] derivate, come già detto, dal gr. thêios e thêia, si sarebbero diffuse, a partire dall’Italia meridionale nella tarda latinità, solo in Italia e nella penisola iberica (mentre il lat. avunculus si sarebbe conservato in altre aree della Romània: si ...
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dizionario
Franco De Renzo
Strumento indispensabile per conoscere una lingua o una disciplina
Un dizionario è un'opera che raccoglie e descrive, solitamente in ordine alfabetico, le parole e locuzioni [...] a ippario (mammifero fossile del Pliocene simile a una zebra).
I dizionari non sono organizzati tutti allo stesso modo. Per il latino e il greco, infatti, si usa registrare i verbi con la prima persona singolare dell'indicativo presente e non con l ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...