Pittore (Ferrara 1852 - Lavagna 1920); allievo a Firenze (1876-77) di A. Cassioli e a Milano (1877-80) di G. Bertini, si affermò con Gli ostaggi di Crema (1879, Firenze, Galleria d'arte moderna), in cui [...] gli scuri impasti cromatici e i contrastati effetti luministici rivelano l'adesione all'inquieto romanticismo di F. Faruffini. Dopo un periodo di ricerca in cui i temi storici, patriottici e melodrammatici ...
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COLOMBO, Cesare detto Joe
Dario Scodeller
Nacque a Milano il 30 luglio del 1930 da Giuseppe ed Ernesta (Tina) Benevolo. Il padre, imprenditore, aveva fondato una piccola industria specializzata nella [...] per un periodo il liceo scientifico, preparatosi in storia dell’arte con Guido Ballo e in disegno col pittore Giuseppe Lavagna, si trasferì al liceo artistico di Brera. Alla fine degli anni Quaranta si iscrisse alla facoltà di architettura del ...
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Vedi CARMONA dell'anno: 1973 - 1994
CARMONA (Carmo)
A. Balil
La città antica e moderna si alza su un colle (alcor) di difficile accesso nel centro di una ricca piana nella valle del Guadalquivir (provincia [...] , sia dai corredi di alcune tombe nei dintorni, dove compaiono i cosiddetti "idoli - lastrine", cioè rappresentazioni astratte su lastrine di lavagna, o pietra simile, della Dea Madre. I ritrovamenti aumentano dopo il IX sec. a. C. Le tombe a tumulo ...
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BRUSASORCI (Brusasorzi), Felice
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Figlio del pittore Domenico e di Toscana, nacque a Verona nel 1539 0 1540, in quanto nella registrazione anagrafica del 1545 risulta "di anni sei" (Da Re, p. 5). Anch'egli [...]
Documenti relativi all'attività del B. sono la delibera del 15 giugno 1595, con la quale gli veniva commissionato un quadro su lavagna con il Battesimo di Lorenzo Cornaro, figlio di Giovanni, capitano di Verona (perduto; cfr. Da Re, pp. 16 ss.), e l ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] (1585-1596) ma estendersi a precise indicazioni relative al rivestimento (1607) delle pareti in lastre di marmo e di lavagna integrate da una decorazione di tele ed affreschi, concludendosi però solo più tardi, già dopo la sua morte (D'Arcais ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] m. è quello a rivoltatura, consistente nel comporre il m. su un supporto provvisorio (per es., di legno o di lavagna, inquadrato in bordi di legno smontabili), fissarlo mediante carta e tela incollate in modo da poterlo trasportare e riapplicare sul ...
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DE' SERVI, Luigi
Maria Flora Giubilei
Nacque a Lucca il 4 giugno 1863 da Pietro e da Aurelia Lucarelli.
Il padre, pittore di opere devozionali, lo avviò agli studi ginnasiali, presto abbandonati per [...] a Varazze, cui fecero seguito altre commissioni per le chiese di Cantalupo, Celle, Cogoleto, Albisola, Alassio, Loano, Sori, Lavagna.
Dopo una breve parentesi parigina, ritornò nella città natale per eseguire alcuni affreschi nel cimitero. Si recò a ...
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LILLONI, Umberto
Renata Casarin
Nacque a Milano il 1° marzo 1898 da Francesco, mobiliere, e da Adele Ottazzi. Si formò all'Umanitaria, scuola professionale per artigiani e nel 1915, superata l'ostinata [...] moderna). Prese parte alle Quadriennali romane dal 1935, quando presentò Nevicata, Alberi a Lavagna (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), Cattedrale di Lavagna (dipinti acquistati dal re), fino al 1943. Nel 1939 partecipò alla prima edizione ...
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ZOCCHI, Cesare
Nello Tarchiani
Scultore e medaglista, nato a Firenze il 7 giugno 1851, morto a Torino il 19 marzo 1922. Studiò col cugino Emilio all'accademia fiorentina; a sedici anni vinse il pensionato [...] in Caprese (1911); al Palestrina in Palestrina (1921); al generale Belgrano a Genova (1927). Inoltre i monumenti a Colombo in Lavagna; ai Martiri del 1799 in Altamura; ai Caduti del quartiere Nomentano e Salario in Roma. Molti ne ha pure eseguiti per ...
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BARBAGELATA, Giovanni
Gian Vittorio Castelnovi
Di famiglia originaria della Valle della Fontanabuona nella podestaria di Rapallo (ove esiste tuttora una borgata detta Barbagelata), figlio di Nicola [...] ; nel '95 si impegnava con il canonico Agostino Fieschi per un'ancona della Vergine nella basilica di S. Salvatore a Lavagna; nel 1500 dipingeva negli edifici pubblici più importanti della città le insegne di Luigi XII cui Genova si era affidata. Le ...
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lavagna
s. f. e m. e agg. [dall’omonima cittadina ligure, in prov. di Genova]. – 1. s. f. Roccia metamorfica, scisto argilloso calcarifero, compatto, di colore plumbeo nerastro, che si distingue dall’ardesia per essere meno facilmente suddivisibile...
raspare
v. tr. e intr. [dal germ. *raspōn]. – 1. tr. a. Lavorare un oggetto con la raspa, per sgrossarlo, pulimentarlo o levigarlo, liberarlo da materiali superflui o incrostazioni: r. le gambe di un tavolo, uno spessore di fibra, gli zoccoli...