SPIRITO
Agostino PALMERINI
. Farmacologia. - Si chiamano spiriti o alcoolati (alcoholati) preparazioni liquide ottenute distillando a bagnomaria l'alcool (a 90° o a 60° per gli alcoolati semplici, [...] l'alcoolato aromatico composto o spirito vulnerario o alcoolato vulnerario (spiritus aromatims compositus: sommità recenti di assenzio parti 10, id. di lavanda 10, id. di maggiorana 10, id. di melissa 10, id. di menta 10, id. di rosmarino 10, id. di ...
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Pittore (Siena 1458 - ivi 1496). Formatosi con Matteo di Giovanni, fu influenzato poi da D. Ghirlandaio (Madonna con Bambino e due angeli e i ss. Onofrio e Bartolomeo, 1480 circa, Siena, Pinacoteca Nazionale); [...] si avvicinò poi a Francesco di Giorgio Martini, interessato all'architettura e alle prospettive: l'affresco Lavanda dei piedi (1489, Siena, Battistero), l'Incoronazione della Vergine (1490 circa, San Casciano ai Bagni, S. Leonardo) e le Prospettive ...
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Pittore (Napoli 1575 circa - ivi 1635). Formatosi direttamente sul Caravaggio, con probabilità durante un soggiorno a Roma, fu il primo napoletano a darne una interpretazione schietta e spoglia di abbellimenti [...] di s. Pietro dal carcere (Napoli, Pio Monte della Misericordia, 1615), Miracolo di s. Antonio (Napoli, S. Giorgio dei Genovesi), La lavanda dei piedi (Napoli, Museo di S. Martino), ecc. Verso il 1620 inclinò a un fare decorativo in parte derivato dai ...
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giovedì Quarto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Giove G. santo Nella liturgia cattolica, il g. che precede Pasqua. Si celebra la messa [...] dell’Ultima Cena di Gesù con gli apostoli e dell’istituzione del sacramento dell’Eucaristia. Dopo il vangelo il rito della ‘lavanda dei piedi’, ricorda ciò che Gesù fece agli apostoli e simboleggia l’esecuzione del mandatum di amarsi l’un l’altro ...
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Scultore (n. Firenze 1550 circa - m. Roma 1596), scolaro del Giambologna; scolpì a Firenze (1596 circa) la statua allegorica dell'Inverno per il ponte a S. Trinita. A Roma, ove svolse prevalentemente la [...] tartarughe" presso palazzo Mattei (1585, con G. della Porta; le tartarughe furono aggiunte nel secolo seguente). La lunetta della Lavanda dei piedi (oggi sala degli Svizzeri, Quirinale) bene rivela la consapevolezza formale del tardo Cinquecento. ...
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Vaucluse Dipartimento della Francia meridionale (3567 km2 con 533.000 ab. nel 2006). Il territorio è costituito da una vasta pianura alluvionale, formata dal Rodano e dalla Durance, e dagli ultimi contrafforti [...] più rigido dal soffiare del mistral. Notevole la produzione agricola: cereali, frutta (specialmente mandorle), fiori (lavanda), olivi e viti. Industrie alimentari, tessili, chimiche. Sviluppato il turismo. Capoluogo Avignone; centri minori Orange ...
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FONTEBASSO, Francesco
Patrizia Scafella
Nacque a Venezia il 4 ott. 1707 da Domenico "biaccarol" e da una Cattarina, quarto di sette fratelli. Il ritrovamento dell'atto di battesimo (Magrini, 1988, p. [...] dallo Zanetti in poi, al 1709. La sua formazione avvenne presso la bottega di Sebastiano Ricci, come testimonia un disegno raffigurante La lavanda dei piedi conservato al Castello Sforzesco di Milano (ibid., pp. 13 s. n. 13) in cui il F. si dichiara ...
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Medicina
Azione dannosa esercitata sull’organismo da sostanze esogene.
Negli a. si rendono necessari soccorsi d’urgenza per neutralizzare al più presto l’azione del veleno, favorirne la rapida eliminazione, [...] . Se il veleno è stato introdotto per via orale, l’uso degli antidoti o contravveleni si associa alla lavanda gastrica, con soluzioni alcaline e adsorbenti (magnesia), o alla provocazione del vomito (titillazione delle fauci; emetici) per allontanare ...
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GLASITI o Glassiti
Joseph Engert
Seguaci di John Glas o Glass che nacque nel 1695 ad Auchtermuchty, nel Fifeshire (Scozia) e morì nel 1773 a Dundee. Furono chiamati anche Sandemanisti, da Robert Sandeman [...] autorità statali. Espulso per questo dalla chiesa presbiteriana, fondò una nuova comunità, basata sul settimanale rito della Cena, con lavanda dei piedi, agape e bacio fraterno; fu vietato l'uso di sangue e di carne d'animali strozzati, e introdotta ...
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Composto chimico derivato del benzene per sostituzione dell’idrogeno con un gruppo ossidrilico, di formula C6H5OH.
Generalità
Si presenta sotto forma di cristalli bianchi che fondono a 41 °C dando un [...] , ematuria e l’urina può assumere colore verde per la presenza di prodotti d’ossidazione del f.; la cura consiste nella lavanda gastrica e nella somministrazione di latte di calce molto diluito o di saccarato di calcio, analettici.
Fenoli
I f. sono ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo...
lavanda2
lavanda2 s. f. [forse dalla voce prec., perché usata per profumare l’acqua per lavarsi]. – 1. a. In botanica, genere delle labiate (lat. scient. Lavandula), comprendente una trentina di specie, soprattutto del Mediterraneo, tra le...