Medicina
Pratica terapeutica di irrigazione e lavaggio di cavità, mediante acqua sterile o soluzioni medicate, per la detersione di prodotti patologici, l’asportazione di corpi estranei, la neutralizzazione e la rimozione di veleni introdotti dall’esterno, il decongestionamento e la disinfezione locale.
L. gastrica Si esegue come pratica di pronto soccorso in caso di avvelenamento, con liquidi che, ...
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Profumo, in origine detto aqua admirabilis, costituito da una soluzione alcolica di oli essenziali (di bergamotto, limone, arancio, lavanda, rosmarino) e acqua di fiori d’arancio, con caratteristica volatilità [...] e freschezza. La ricetta fu importata in Germania da un commerciante novarese ...
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Medicina
Azione dannosa esercitata sull’organismo da sostanze esogene.
Negli a. si rendono necessari soccorsi d’urgenza per neutralizzare al più presto l’azione del veleno, favorirne la rapida eliminazione, [...] . Se il veleno è stato introdotto per via orale, l’uso degli antidoti o contravveleni si associa alla lavanda gastrica, con soluzioni alcaline e adsorbenti (magnesia), o alla provocazione del vomito (titillazione delle fauci; emetici) per allontanare ...
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IPNOTICI (XIX, p. 481)
Leonardo DONATELLI
Dopo l'avvento dei barbiturici e l'introduzione in terapia del Veronal e degli altri derivati, gli studî si sono indirizzati a ricercare quali di questi composti [...] quali la picrotossina, il cardiazolo, la coramina, la stricnina, a dosi refratte e proporzionate alla gravità dell'avvelenamento. La lavanda gastrica può essere fatta fino a che non è comparso il coma, cioè quando l'individuo è ancora sveglio e ...
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Un tipo di disinfezione che si è molto affermato per la bonificazione terminale degli ambienti dove abbiano soggiornato i malati infettivi, è quello ai vapori di formaldeide, detto anche della disinfezione [...] battericida, talora spiccatissimo, è stato dimostrato per le essenze di timo, limone, arancio, bergamotto, ginepro, menta, lavanda, rosmarino, eucalipto, anice, sandalo, cannella ed altre ancora. Esse vengono usate o preparando miscele saponose che ...
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Succo condensato (detto anche meconio) ottenuto per incisione delle capsule di Papaver somniferum, pianta erbacea originaria dell’Asia Minore e coltivata in India, Cina, Giappone, Afghanistan, Macedonia, [...] , respiratoria, nervosa, fino a provocare il coma e la morte. Il trattamento dell’intossicazione da o. richiede la lavanda gastrica, la somministrazione di analettici, eccitanti nervini, diuretici ecc.
L’uso dell’o. come droga, sviluppatosi in tempi ...
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Imbalsamazione
Red.
L'imbalsamazione è un'operazione intesa a conservare inalterato, dopo la morte, il corpo dell'uomo e degli animali. Le pratiche d'imbalsamazione, antiche e moderne, si basano essenzialmente [...] nei vasi sanguigni di liquidi di conservazione, adoperando una soluzione composta da trementina di Venezia ed essenze di lavanda e rosmarino. Nell'Ottocento le tecniche imbalsamatorie, acquisite dagli istituti scientifici, furono utilizzate per la ...
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Intossicazione
Giuseppe Ongaro e Enrico Malizia
Con il termine intossicazione, che viene dal latino medievale intoxicare, "somministrare un veleno", derivato da toxicum, "veleno", ed è sinonimo di avvelenamento [...] per via digestiva, va subito eliminato provocando il vomito, anche con farmaci (per es. sciroppo di ipecacuana), e procedendo a una lavanda gastrica (che non può essere eseguita in tutti i casi: per es. se il malato è incosciente, a meno che non ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] tutt'oggi impiegate come tonici, astringenti, disinfettanti. Per esempio, il decotto della corteccia di Ficus lacor si usa come lavanda per le ulcere, in iniezione per la leucorrea, in gargarismi per l'eccessiva salivazione.
Oltre agli inni che hanno ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo...
lavanda2
lavanda2 s. f. [forse dalla voce prec., perché usata per profumare l’acqua per lavarsi]. – 1. a. In botanica, genere delle labiate (lat. scient. Lavandula), comprendente una trentina di specie, soprattutto del Mediterraneo, tra le...