L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] Marco (2002), In Vela! Il linguaggio giovanile in Sardegna. Un’inchiesta sulle scuole superiori di Cagliari, Cagliari, AM&D.
Lavinio, Cristina (2008), Usare i dati per conoscere, per fare, per insegnare, in Ead. & Lanero, Gabriella (a cura di ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] the ways of words, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 1989).
Hamon, Philippe (1993), Du descriptif, Paris, Hachette.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Manzotti, Emilio (1982), “Ho dimenticato ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] : da quella orale alla scritta, da quella descrittiva alla narrativa, fino a quella più specificamente letteraria e poetica (Cristina Lavinio, Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia, 1990, p. 9)
Sono segni paragrafematici in reciproco ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] - 2 giugno 1974), a cura di R. Simone & G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, 2 voll., vol. 1º, pp. 11-53.
Lavinio, Cristina & Lanero, Gabriella (a cura di) (2008), Dimmi come parli … Indagine sugli usi linguistici giovanili in Sardegna, Cagliari, CUEC ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] corpi, detto di Dueno dal nome Duenos che vi appare; una laminetta bronzea con dedica a Castore e Polluce ritrovata a Lavinio; inoltre una base iscritta da Tivoli, una dedica da Satrico e diversi frammenti di iscrizione dell’area del Foro Romano, del ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] , 63, 79, 129, 239 s.; L. Sannia Nowè, Dai "lumi" alla patria italiana. Cultura letteraria sarda, Modena 1996, ad ind.; C. Lavinio, Prefazione, in M. Madao, Le armonie de' Sardi, Nuoro 1997, pp. 9-17; A. Mattone - P. Sanna, La "rivoluzione delle idee ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] (2002), Linguistica del testo, in La linguistica italiana alle soglie del 2000 (1987-1997 e oltre), a cura di C. Lavinio, Roma, Bulzoni, pp. 413-451.
Ferrari, Angela et al. (2008), L’interfaccia lingua-testo. Natura e funzioni dell’articolazione ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] (2002), Linguistica del testo, in La linguistica italiana alle soglie del 2000 (1987-1997 e oltre), a cura di C. Lavinio, Roma, Bulzoni, pp. 413-451.
Ferrari, Angela & Zampese, Luciano (2000), Dalla frase al testo. Una grammatica per l’italiano ...
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lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...
lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.