Chimico (Bourg, Ain, 1904 - Parleticòigi 1981); presidente della Académie de pharmacie (1963) e della Société chimique de France (1955-57), di cui fu poi presidente onorario. È noto per importanti contributi [...] , del dicroismo circolare, della risoluzione di miscele racemiche, ecc. Si occupò anche di storia della chimica scrivendo varie opere, tra le quali si ricordano Vie de Berthelot (1964), Vie de Lavoisier (1964), Histoire brève de la chimie (1966). ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Esperimenti, strumenti e luoghi di lavoro
Jan Golinski
Esperimenti, strumenti e luoghi di lavoro
Le collezioni di strumenti
In molti luoghi [...] nell'ambito della chimica, Priestley respinse le sue affermazioni, sulla base del fatto che le conclusioni teoriche di Lavoisier andavano al di là di quello che gli esperimenti relativi autorizzavano a concludere; per questi esperimenti, oltre tutto ...
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Denominazione, proposta (1910) da W. Köppen, di quella parte della meteorologia che ha per oggetto l’indagine delle condizioni dell’atmosfera (temperatura, umidità, pressione, vento, nubi ecc.) nei suoi [...] di sondaggio furono cervi volanti e palloni con osservatori a bordo (1783: prime ricerche, su programma di A.-L. Lavoisier); si aggiunsero poi, alla fine del 19° sec., i palloni sonda, dotati di strumenti di misurazione e registrazione (meteorografi ...
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Chimico (Berlino 1709 - ivi 1782), direttore del laboratorio chimico dell'Accademia delle scienze di Berlino (1760). Compì importanti ricerche per lo sviluppo della chimica analitica: in partic., fece [...] aumento di massa durante la combustione (senza però trarne le conseguenze teoriche, come più tardi fece A. L. Lavoisier) e ne preparò diversi derivati (acidi e anidridi) dimostrando anche la presenza di questo elemento negli organismi viventi; appurò ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] di Liebig rappresentava un ponte tra il tavolone al centro di un salotto usato da Joseph Priestley (1733-1804) o da Lavoisier e i laboratori dominati dai banconi e dagli scaffali per i reagenti, tipici del XIX secolo.
L'analisi organica
I composti ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] antichi considerarono l’a. uno dei quattro elementi ed elemento l’a. fu ritenuta finché H. Cavendish (1781) e A.-L. Lavoisier (1783) ne stabilirono la composizione e il metodo di sintesi. L’a. si forma per mezzo di numerose reazioni (per azione dell ...
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Biologia
C. genetica Fenomeno che si verifica a ogni atto fecondativo, per cui lo zigote, riceve, dai nuclei dello spermatozoo e dell’uovo, un determinato corredo di geni, per lo più diverso da quello [...] alcune eccezioni, le c. degli elementi e dei composti: a) principio di conservazione della materia e degli elementi (o di Lavoisier): la massa di un composto chimico è uguale alla somma delle masse degli elementi che lo compongono e la massa di ogni ...
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Chimico tedesco (Mannheim 1842 - Breslavia 1911), prof. nell'univ. di Kiel (1872-89), poi in quella di Breslavia; autore di numerose e importanti ricerche di chimica organica (composti della piridina, [...] formula per il benzene alternativa a quella di A. Kekulé, dalla quale era prevedibile un numero corretto di isomeri bi- e trisostituiti. Scrisse, fra l'altro, Vorträge über die Entwicklungsgeschichte der Chemie von Lavoisier bis zur Gegenwart (1869). ...
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NITRICO, ACIDO (HNO3)
Giacomo Fauser
Conosciuto fin dal sec. IX, fu inizialmente ottenuto per azione del vetriolo e dell'allume sul salnitro, ed ebbe il nome di aqua fortis. Fu anche preparato da J. [...] nitri fumans Glauberii. Tuttavia la sua composizione chimica restò ignorata ancora per lungo tempo. Nel 1776 il chimico A. L. Lavoisier constatò in esso la presenza dell'ossigeno e dell'azoto e nel 1784 H. Cavendish riuscì a realizzarne la sintesi ...
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Chimico (Pavia 1761 - ivi 1818). Laureatosi in medicina a Pavia nel 1784, si rivolse quindi allo studio della chimica, divenendo prof. di chimica generale presso la stessa università nel 1796. B. ha largamente [...] chimica (3 voll., 1795-98), che ebbe larga diffusione, in cui espose una teoria del calore simile a quella di Lavoisier. Fu autore di numerose ricerche di chimica inorganica, organica (scoprì l'acido suberico) e soprattutto di elettrochimica: fu tra ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.