Chimico (Wernigerode 1743 - Berlino 1817); esercitò prima la professione di farmacista, poi si dedicò alle ricerche chimiche, e (dal 1810) insegnò a Berlino. Tra i primi in Germania a seguire e divulgare [...] le teorie antiflogistiche di A.-L. Lavoisier, di cui adottò la nuova nomenclatura nella farmacopea. Introdusse nei metodi di analisi quantitativa i criterî di accuratezza e di esattezza derivati dalla sua esperienza di farmacista e può essere ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] Morveau, con A.-L. Lavoisier e altri, nel 1787.
Caratteristiche
Sono noti tre isotopi: il protio, o i. propriamente detto, 11H, il deuterio, o i. pesante, 2 1H, e il tritio, 3 1 H; l’i. ordinario è costituito essenzialmente (98,98%) dal primo. In ...
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Chimico (Centallo 1739 - Torino 1812), prof. di chimica farmaceutica e di storia naturale all'univ. di Torino; svolse importanti ricerche di chimica inorganica e tossicologica; fu tra i primi a descrivere [...] il fenomeno della soprafusione. Importante fu il suo contributo alla diffusione in Italia delle idee di Lavoisier. ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Chimica macroscopica e chimica microscopica
Ferdinando Abbri
Frederic L. Holmes
Antonio Di Meo
Marco Beretta
Chimica macroscopica e chimica [...] , erano un periodico assai noto nei circoli accademici europei e non c'era scienziato che non conoscesse almeno gli indici. Lavoisier stesso, che pure non era un erudito, possedeva nella sua biblioteca, e aveva in più di un'occasione citato, le ...
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Medico, chimico e uomo politico (Nevers 1736 - Parigi 1834). Esercitò dapprima la medicina a Parigi; fu quindi commissario della marina a Marsiglia (1793) e ministro plenipotenziario a Ginevra e negli [...] Stati Uniti (1794-1796); infine prefetto del dipartimento della Nièvre (1803) e senatore (1804). Nei suoi scritti di chimica si rivela seguace delle teorie di Lavoisier; contribuì alla riforma della nomenclatura chimica. ...
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Chimico e naturalista (Katrineberg 1735 - Medevi 1784), fu uno dei protagonisti dell'affermazione della chimica come scienza autonoma. A lui si deve la definizione di un metodo sistematico di analisi qualitativa [...] sali, mutuate dalla classificazione binomiale introdotta in biologia da C. Linneo, ebbero considerevole influenza sull'opera di Lavoisier. Importanti furono i suoi contributi allo studio dei minerali: B. propose una loro classificazione basata sulle ...
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L'Ottocento: chimica. Le reazioni chimiche
Antonio Di Meo
Le reazioni chimiche
Equilibrio chimico e azione di massa
Il concetto di 'equilibrio' o di 'punto o stato di equilibrio' è stato introdotto [...] posti dai due principî di conservazione citati. Quello della massa e degli elementi, come è noto, era stato enunciato da Lavoisier nel 1789 e rielaborato nella sua forma atomistica grazie alle ricerche di John Dalton degli anni tra il 1803 e il 1810 ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] polvere da sparo, nitrati rappresentavano le esigenze più immediate. Il Comité de Salut Public fece appello ad Antoine-Laurent Lavoisier, Berthollet e ad altri scienziati per l'estrazione del salnitro, in cantine e luoghi umidi, e per la preparazione ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] c. era noto fin dall’antichità: Plinio descrive l’impiego del nerofumo nella preparazione di inchiostri, ma spetta ad A.L. Lavoisier il merito di averlo riconosciuto come elemento. J.J. Berzelius ne determinò il peso atomico, F.A. Kekulé ne stabilì ...
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(X, p. 624; App. II, I, p. 631)
La prova fornita da H. Davy (1810) che il c. non è un composto, bensì un elemento, segnò una data cruciale nella storia della chimica. Essa chiuse decenni di controversie [...] sulla natura di questa sostanza, isolata da C.W. Scheele (1774) e già classificata da A.L. Lavoisier fra gli acidi ossigenati. Dal riconoscimento della sua natura di corpo semplice ebbe origine la rapida scoperta degli altri elementi nel gruppo degli ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.