L'Ottocento: fisica. Chimica e fisica nella prima meta del secolo
Ursula Klein
Chimica e fisica nella prima metà del secolo
Nella prima edizione dell'Encyclopaedia Britannica (1768-1771) alla voce Atom [...] al livello submicroscopico i risultati delle analisi quantitative dei composti chimici, come per esempio i dati di Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) sulla composizione dell'acqua (85% di ossigeno e 15% di idrogeno): se il peso relativo di un ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] e poco pratico l’uso dei nomi tradizionali negli schemi chimici.
La riforma della nomenclatura chimica voluta da A.-L. Lavoisier, A.-F. de Fourcroy e L.-B. Guyton de Morveau (➔ nomenclatura) portò anche a una radicale trasformazione della simbologia ...
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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] ) l'ossigeno per riscaldamento dell'ossido di mercurio; la stessa esperienza fu ripetuta qualche anno dopo da A.-L. Lavoisier che la utilizzò nell'ambito del suo attacco alla teoria del flogisto sostenuta dallo stesso Priestley. Per P. il flogisto ...
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Rapida reazione di ossidazione di una sostanza, detta combustibile, da parte di un agente ossidante, il comburente, accompagnata da un elevato sviluppo di calore e spesso di luce. Nella maggior parte [...] in vario grado, che all’atto della reazione si liberava sotto forma di calore formando la fiamma. Alla fine del 1700 A.L. Lavoisier dimostrò sperimentalmente che l’aria è un miscuglio di ossigeno e di azoto e che la c. è un fenomeno d’ossidazione nel ...
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La materia si trasforma
Giovanni Di Gregorio
Liquidi, solidi e gas in trasformazione
Sostanze che si volatilizzano nel nulla, gas sotto pressione che diventano liquidi, solidi che si liquefanno e poi [...] che nelle reazioni gli atomi degli elementi si ricombinano tra loro ma rimangono sempre gli stessi fu il chimico francese Lavoisier, il quale diceva che "in una reazione chimica niente si crea e niente si distrugge" ma tutto si trasforma. Aveva ...
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Chimico e fisico (Saint Léonard 1778 - Parigi 1850). Primogenito di un procuratore reale del suo paese natale, G.-L. ricevette la sua prima formazione scientifica in un modesto collegio parigino. [...] alogeni, in particolare, condussero G.-L. a mettere in dubbio la teoria ossigenica della acidità di A. L. Lavoisier in quanto dimostrò che il "radicale muriatico" (cioè il cloro) presente nell'acido muriatico non contiene ossigeno. Contemporaneamente ...
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CANALI, Luigi
Cesare Lippi Boncampi
Nacque in Perugia il 29 ott. 1759 da Giuseppe e da Antonia Dati. Fu nell'adolescenza indirizzato dai genitori allo studio delle lettere; apprese, più tardi, le discipline [...] scuola era stato educato il C. che, però, sperimentatore provetto, non poté restare soltanto ammiratore delle nuove teorie di Lavoisier ma, facendole sue, si adoperò ad applicarle, insegnando, prima d'ogni altra cosa, la natura composta dell'aria e ...
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Movimento ed energia
Anna Parisi
La materia è dappertutto
Di che cosa è fatto il nostro Universo? Le cose che lo compongono sono molto diverse tra loro. Possiamo immaginare che, nonostante le loro diversità, [...] dalla fine del Settecento, sono entrati in azione gli scienziati. Nel Settecento, un chimico francese, Antoine-Laurent Lavoisier, scoprì che esistono sostanze che non si scompongono e le chiamò elementi. Uno scienziato scozzese, John Dalton, pensò ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.