GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] mettere lo scultore nelle condizioni migliori per condurre il proprio lavoro, col tempo e la tranquillità necessarie, procurandogli buone commissioni per la qualità degli artisti che furono chiamati dal G. a collaborarvi. Anche la presenza ingente di ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] G., insieme con l'orafo Cola di Nicola Spinelli, era stato anche chiamato come supervisore ai lavori per gli stalli lignei di Arduino da Baese nella cappella Strozzi a S. Trinita (Milanesi, 1901; Poggi, 1902), la cui edificazione era stata intrapresa ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] nuovo progetto di ristrutturazione nel 1715, e inizio dei lavori del corpo centrale sospesi nel 1720).
Tali opere fama dello J. "architetto delle capitali" fu consacrata dalla sua chiamataa Madrid da parte di Filippo V, per la progettazione del ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] 1343, e già chiamata Fonte Gaia. Il 22 dicembre furono nominati tre commissari per verificare i lavori: fra loro, l M. Ferretti, Un nuovo monumento bolognese di J. della Quercia, in Arte a Bologna. Boll. dei Musei civici d'arte antica, V (1999), pp. ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] come riferisce in una testimonianza il pittore Cristoforo Orlandi che aveva lavorato per più di un anno nella bottega del G. e , mentre il gesto dell'angelo stesso si rifarebbe a quello del Cristo nella Chiamata di Matteo.
Per la pala con la Madonna, ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] in S. Petronio (all’altare già dal 1534 lavoravano i lapicidi comacini Battista e Pietro Da Perro). È lecito supporre che, accanto a Pietro del Magno, citato da Vasari come il responsabile della chiamata del Tribolo, abbiano svolto un ruolo anche ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] " (I. Del Badia, 1905). Nello stesso anno (24 luglio) lavoraa un elmetto d'argento, perduto, che il 18 giugno (cfr. Milanesi quella di orefice. Le commissioni fitte, che culminarono con la chiamataa Roma per l'esecuzione di ben due tombe di papi, ...
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DEI
Alessandro Guidotti
Famiglia originaria dei dintorni di Poggibonsi (nei documenti più antichi chiamata anche Pittolli o Pictelli, in quelli più recenti Ormanni, dal nome di un podere di sua proprietà), [...] Maria, dove aveva un imprecisato compagno che nel 1447 è chiamato Ulivo (forse Ulivo di Ridolfo d'Agostino, immatricolato all'arte lana l'8 aprile dello stesso anno, nel 1442 lavoravaa salario nella bottega in via Maggio del lanaiolo Giovanni di ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] tempo fra il 1819 e il 1830 il C. lavorò sicuramente a ventidue progetti, come è documentato dall'originale del suo del 1866 con gli architetti Falcini e De Fabris fu chiamatoa periziare la congruità dei compensi richiesti dall'arch. Giordano per ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] ultimi mesi del 1532 il L. fece ritorno a Ferrara, dove riprese alavorare per il suo più fedele protettore, il duca alla ristrutturazione della villa ducale, la "delizia" di Belriguardo, chiamò nuovamente il L., che tra il 1536 e il 1537 eseguì ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata da parte del datore di lavoro. ◆...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...