Uomo politico (Civitella di Romagna 1892 - Bologna 1945); dapprima socialista, poi anarchico, passò nel 1919 al fascismo, e fu tra i fondatori e poi il principale esponente del fascio di Bologna, rappresentando sempre nell'ambito del fascismo istanze sindacaliste. Deputato (1921-34), podestà di Bologna (1926), sottosegretario agl'Interni dal sett. 1929 al maggio 1933, poi estromesso da A. Starace; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] , pp. XXI e seg.). Nel 1927 iniziò la sua collaborazione con «Vita nova», la rivista del fascismo bolognese fondata da LeandroArpinati, che, sotto la direzione di Saitta, di tali idee e del dibattito che ne derivava era vivace espressione.
Dopo la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] meno infeudati della cultura fascista (i collaboratori della rivista «Vita nova» fondata dal ras del fascismo emiliano LeandroArpinati e diretta dal filosofo attualista Giuseppe Saitta) lodavano quel lavoro ma preferivano leggerlo solo in termini di ...
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BUFFARINI GUIDI, Guido
Nacque a Pisa il 17 ag. 1895 da Luigi e da Liberata Bardelli. Volontario in un reggimento di artiglieria, trascorse quattro anni al fronte, raggiungendo il grado di capitano nel [...] tutta la Toscana, contribuì alla sua nomina, l'8 maggio 1933, a sottosegretario del ministero dell'Interno, succedendo a LeandroArpinati.
In questo posto chiave al centro del potere il B. ebbe l'abilità di estendere, attraverso le province d'Italia ...
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