CARACCIOLO, Roberto (Roberto da Lecce)
Zelina Zafarana
Nacque a Lecce intorno all'anno 1425.
I genealogisti lo fanno appartenere al ramo dei Caracciolo (del Leone) Pisquizzi, signori di Amesano, o Caracciolo [...] ital., s. 1, XVI (1850), 1, pp. 597-601, 603; A. de Ferrariis detto il Galateo, Del sito della Giapigia e vari opuscoli, II, Lecce 1867, pp. 99, 192, 194; Id., Esposizione del Pater noster,ibid., IV, ibid. 1868, p. 192; Facezie e motti dei secc. XV e ...
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Architetto e scultore (Lecce 1645 - ivi 1722), esponente del barocco leccese. Sue opere documentate sono il Seminario (1694-1709) e la chiesa del Carmine (1711, ultimata dopo la sua morte) a Lecce, e gli [...] altari della parrochiale (1704) e della confraternita del Rosario (1705) a Martignano. È autore di Memorie che trattano di fatti accaduti a Lecce dal 1656 al 1719 (pubbl. 1905-06). ...
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Zoologo (Alessano, Lecce, 1787 - Napoli 1867); prof. all'univ. di Napoli fino al 1849, anno in cui, per motivi politici, fu destituito; descrisse l'anfiosso, e studiò varî problemi di zoologia e di paleontologia; [...] la sua Fauna del Regno di Napoli (16 voll., 1829-50) fu continuata dal figlio Achille (Lecce 1823 - Roma 1898). ...
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Pittore (Lecce 1639 circa - Hampton Court 1707). Figura problematica tanto da far ipotizzare più personalità sotto lo stesso nome, V. è ricordato da B. De Dominici per gli affreschi perduti del soffitto [...] della Farmacopea del Gesù Vecchio a Napoli (1661); nelle sue opere conservate a Lecce (Morte del beato Mastrilli, Museo provinciale) è evidente una decisa componente toscana e una sensibilità tardo caravaggesca. Fu in Francia prima di trasferirsi ( ...
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Predicatore francescano (Lecce 1425 circa - ivi 1495). Dapprima osservante, poi (dal 1454) conventuale, nel 1457 fu inviato da Callisto III a predicare la Crociata in Lombardia e nel Monferrato; predicò [...] poi nel Veneto, a Bologna, a Genova e dal 1470 sempre più nell'Italia meridionale (specialmente a Napoli e a Lecce), dove strinse stretti legami con la casa d'Aragona. Nel 1475 Sisto IV lo creò vescovo d'Aquino. I sermoni in latino e in volgare, che ...
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Poeta italiano (Casamassella, Lecce, 1890 - Lucugnano 1968); da giovane dimorò a lungo a Parigi, a Roma, dal 1928 al 1940, curò le edizioni di poesia "Al tempo della fortuna", nel 1949 fondò a Lucugnano [...] (Lecce) la rivista di cultura L'albero. Di pari passo con la sua evoluzione spirituale da una concezione antroposofica a una visione cristiana della vita, la sua poesia, da un originario ermetismo, mallarmeano prima, e poi un poco alla maniera di A. ...
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Letterato (Lecce 1531 - Firenze 1601), studiò legge a Napoli, poi fu a Roma, Venezia, Lecce, dove fondò l'Accademia dei Trasformati, di nuovo Napoli; stabilitosi infine a Firenze (1569), per incarico del [...] granduca Cosimo de' Medici scrisse, con dignità di stile e larga conoscenza delle fonti ma con ingenuità critica, una storia di Firenze dalle origini al 1574 (morte di Cosimo I), compiuta (1641) da Scipione ...
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Pittore (Galatina, Lecce, 1836 - Napoli 1891). Autodidatta, nel 1855 si stabilì a Napoli dove, attivo come ornamentista, esordì dipingendo alcune nature morte. In contatto dal 1857 con i gruppi di cospirazione [...] e D. Morelli, opere che risentono, nella scelta dei temi, dei suoi ideali politici (Roma o morte, 1863, Lecce, Museo civico) maturando un linguaggio personale caratterizzato da un naturalismo dai toni sobrî e da una visione intimista accompagnata da ...
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Cantante italiano (Squinzano, Lecce, 1923 - Calimera, Lecce, 2010). Con diversi anni di cabaret alle spalle, sul finire degli anni Cinquanta ha raggiunto la notorietà partecipando ai più importanti varietà [...] televisivi dell’epoca (come Canzonissima e Sentimentale). La grande passione di A. era però il jazz e con i suoi brani ha contribuito alla diffusione del genere in Italia. Si ricordano in particolare Un ...
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Teologo (Lecce 1648 - Napoli 1726), gesuita; autore, tra l'altro, di un Cursus theologicus moralis (1712) e della Trutina theologica thesium quesnellianarum. ...
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leccare
v. tr. [forse lat. *ligicare, affine a lingĕre «leccare»] (io lécco, tu lécchi, ecc.). – 1. Far scorrere la lingua sopra qualche cosa, o per inumidirla o per assorbire ciò che vi è sopra o per altro motivo: l. un francobollo, il margine...