Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] l’applicazione del calcolo delle probabilità alle questioni morali e l’applicazione della leggedeigrandinumeri all’interpretazione della regolarità dei fenomeni naturali, che porterebbe all’esclusione della sua dipendenza dalla provvidenza. Nella ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] processi in cui s'avvera il determinismo statistico deigrandinumeri.
Uno schema, questo, essenziale a tutta una anche le scienze sociali che, non riuscendo a darsi sistemi di leggi, pativano l'opinione diffusa secondo cui una scienza è tale solo ...
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LOGICA INDUTTIVA
Domenico Costantini
Fra le interpretazioni che nel passato furono date della l. i. la più nota si deve a J.S. Mill, secondo cui questa è la l. della scoperta scientifica. Se, come si [...] , potrà essere una probabilità, cioè un numero compreso fra zero e uno.
Una legge statistica, quindi una distribuzione di probabilità, è , quando la legge che regola il fenomeno sia continua.
Dopo questa rapida elencazione deigrandi tipi d'inferenze ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] dell'Umanesimo e del Rinascimento. Numerosidei termini fondamentali per il linguaggio tecnico grande fortuna toccata al trattato di B., durante tutto il Medioevo, è la cospicua massa di scolii che ancora si leggono in molti manoscritti, alcuni dei ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] alta nel grande discorso da lui pronunciato il 13 febbraio 1827 alla Camera dei deputati contro il progetto di legge relativo alla tutti, senza saperlo e senza volerlo, in un certo numero di opinioni comuni" (p. 751). In una società siffatta ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] avesse previsto il sorgere di nuove, numerose classi intermedie con l'avvento del più essa si trasforma in un sistema formalmente completo di leggi parziali, per il quale tutto ciò che si trova subire il predominio deigrandi colossi industriali. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] gli era toccato in sorte: «D’ogni legge nemico e d’ogni fede» (Firpo 1993 classica,
vede l’Amfitrite, il fonte de tutti numeri, de tutte specie, de tutte ragioni, che è leitmotiv quotidiano nelle prediche deigrandi maestri dell’università inglese ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] numeri naturali, contengono proposizioni formalmente indecidibili. E la proposizione che esprime la non contraddittorietà del sistema è proprio una di queste.
"Una rete di strutture nascoste"
Con il lavoro di Gödel si chiude la grande stagione dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] deinumeri fissi della storia (dai trenta anni di ogni generazione, ai centoventicinque di ogni periodo storico, diviso in quattro tempi) retaggio della sua formazione filosofico-giuridica tendente a cercare leggi nel senso inteso deigrandi e fissi ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] dei fraintendimenti delle altre due posizioni. La posizione mista è soprattutto quella deigrandi dati dell'osservazione quanto possibile numerosi e specifici e che ne rende teologica, è quello di trovare leggi generali e necessarie, invarianti nel ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Schadenfreude (schadenfreude) s. f. inv. Il piacere maligno che si prova di fronte agli insuccessi e alle sfortune altrui. ◆ Non vi può essere né vi è una briciola di Schadenfreude (parola tedesca intraducibile che rappresenta il poco nobile...