PACETTI, Camillo
Chiara Piva
PACETTI, Camillo. – Terzo di cinque figli, nacque a Roma il 2 maggio 1758 da Andrea, incisore di gemme, e dalla romana Lucrezia Saiocchi.
Si formò accanto al fratello maggiore [...] . Per la cattedrale realizzò alcune sculture colossali della facciata (S. Giacomo Maggiore, Mosè, La Legge nuova) e assunse la responsabilità di supervisionare il lavoro degli altri scultori coinvolti, fornendo alcuni bozzetti per opere realizzate ...
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CORNIENTI, Cherubino
Fernando Mazzocca
Nato a Pavia il 25 marzo 1816 da Luigi e da Paola Marazzi, fu molto presto incoraggiato al mestiere di pittore dalla famiglia di tradizione artigiana. Così nel [...] legge in ambito accademico. Il suo esordio alle esposizioni braidensi avvenne nel 1835 con otto ritratti in disegno, mentre nel 1836 ottenne ex aequo con D. Induno un premio di 1856 sono Michelangelo in atto di mostrare il Mosè a Paolo III; Raffaello ...
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AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Documentato come vescovo di Bergamo, primo di tal nome, dall'aprile del 971 al maggio del 973; probabilinente ricoprì l'alta dignità, come successore di Olderico, [...] di Sigeberto di Gembloux a proposito di avvenimenti di tale anno.
Professante leggedi Bergamo (notizie storiche), Bergamo 1939, pp 94 s.; B. Belotti, Storia di Bergamo e dei bergamaschi, I, Milano 1940, pp. 201, 224, 235; G. Cremaschi, Mosè ...
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DE MITA, Vincenzo
Domenica Pasculli Ferrara
Detto il Foggiano, per la sua terra di origine, fu uno dei tanti allievi del famoso pittore napoletano Francesco De Mura. Da una ricerca documentaria di Antonio [...] firma ancora visibile nell'affresco centrale con Mosè che riceve le tavole della legge (Schiattarella, 1985., p. 93).
Un miracolo dei tre fanciulli firmato però "A. De Mita", probabile parente di Vincenzo (Grassi, 1985, p. 35). Alla fine del secolo è ...
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FORMIGGINI, Mosè
Giorgio Montecchi
Nacque a Modena il 21 maggio 1756 da Benedetto e Gioia Levi.
Fin dalla seconda metà del secolo XVII il commercio delle gioie, dell'oro e dell'argento lavorati era [...] delle gioie, una delle più attive del settore sia in età di antico regime sia, soprattutto, in età napoleonica, costituì dunque con la all'amministrazione modenese, che "è contrario alla legge e alla costituzione che vi siano distinzioni fra ...
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PIATTI, Antonio
Matteo Piccioni
PIATTI, Antonio. – Nacque a Viggiù (Varese), il 12 giugno 1875 da Domenico (1848-1915), marmista e scultore, e da Maria Buzzi Donelli (1852-1940), primo dei tre figli [...] di pittura di Cesare Tallone diplomandosi nel 1902; contemporaneamente eseguì copie di dipinti sia antichi, sia di celebri pittori ottocenteschi, quali Mosè ); Ritratto del padre (1906), Signora che legge (1911), Chioggia (1913), Ascoltando la radio ...
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BUCCELLI, Domenico Maurizio
Giovanna Sarra
Nato a Varazze il 22 sett. 1778 da Claudio, il 13 nov. 1795 vestì a Genova l'abito degli scolopi, avendo per maestro di disciplina il celebre P. Ottavio Assarotti. [...] di lingua italiana, sin dal 1817, sei o sette anni prima, cioè, che per legge statale venisse fatto qualcosa di simile nel Regno di I principali fatti dell'Istoria Santa descritti da Mosè e da Giosuè e parte di quelli contenuti nel primo libro de' Re ...
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GRONE (Groni), Giovanni Battista
Valentina Ciancio
Nato a Venezia nel 1682, fu pittore e decoratore di teatro, iscritto alla fraglia dei pittori nel 1711 (Favaro).
La sua formazione non è stata ancora [...] altare con Cristo crocifisso, s. Giovanni Battista e Mosè per la chiesa di Grosshartmannsdorf presso Freiberg in Sassonia. Il dipinto fu Nella ricevuta di pagamento, datata 18 febbr. 1746, e firmata in calce dal pittore, si legge che dalla ...
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BONAVOGLIA ('Ḥefeṣ ), Mosè de' Medici
Attilio Milano
Nato a Messina verso la fine del Trecento, il B. - Bonavoglia è l'equivalente dell'ebraico 'Hefes - sembra aver ottenuto assai presto, per motivi [...] rettore dello Studio di Padova raccomandandogli Mosè de' Medici, che si recava colà per perfezionarsi negli studi di medicina.
È fra i litiganti ebrei che avrebbero preferito di essere giudicati secondo la legge comune e non secondo quella ebraica. ...
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FOSSA, Giovanni
Flavio Vizzutti
Nacque a Belluno il 9 apr. 1645 da Antonio, discendente da antica casata cittadinesca, e da Leonora Balliana. L'8 marzo 1666 sposò Elisabetta Ridolfi sorella di Agostino, [...] secolo, su commissione dei conti Miari, per la frazionale di S. Lucia a Cet. Anche in questo contesto il F ribadita anche dall'invenzione per il Mosè che consegna al popolo ebraico le tavole della Legge, tradotta in incisione probabilmente intorno ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...
alleanza s. f. [dal fr. alliance; v. alleare]. – 1. Vincolo internazionale in virtù del quale due o più stati s’impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico: contrarre,...