MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] opera presenta in forma chiara e razionale l'insieme della Leggeorale, contenuta nella Mishnah e nel Talmud. La Guida dei sia regolato. Questo compito spetta ai profeti, agli estensori delle leggi e ai re, che accettano e applicano le norme. Il ...
Leggi Tutto
Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] 1953, a riconoscere che la formulazione corretta della legge dell’indipendenza delle forze nucleari dalla carica elettrica . La tecnica consiste nell’introdurre nell’organismo, per via orale o per iniezione o in altro modo, sostanze contenenti una ...
Leggi Tutto
Anatomia
In anatomia comparata, cavità situata all’inizio del tubo digerente di quasi tutti i Metazoi. Nei Vertebrati serve anche come via di accesso dell’aria nell’apparato respiratorio. Deriva da un’invaginazione [...] maculo-papulare febbrile cui segue formazione di vescicole, al cavo orale, alle mani o ai piedi.
Geografia
B. di un dominante; in mancanza di accordo consensuale è determinata dalla legge.
Per i sistemi di distribuzione dell’acqua nei centri ...
Leggi Tutto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] A. Shaftesbury, F. Hutcheson, A. Smith) che fanno dipendere il giudizio sul valore etico non da un riferimento razionale a una legge, ma da un’autonoma capacità di sentire. La nascita della dottrina del g. estetico è collocabile anch’essa nel 17° sec ...
Leggi Tutto
Comportamento innato proprio di una specie animale, che si svolge secondo una determinata sequenza temporale ed è sempre rivolto a una precisa finalità. L’i. provoca negli animali e nell’uomo risposte [...] . di gregge, poiché crea in quell’ambito una gerarchia secondo la legge del più forte; esso ha il suo contrario nell’i. di importanza che vi assume una data zona o funzione corporea: fase orale nel primo anno di vita; poi fase anale, fallica ecc. ...
Leggi Tutto
Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] l'organo). Raramente i narcotici vengono usati per via orale. Le anfetamine vengono assunte per bocca ma più frequentemente per il "proselitismo" e i crimini connessi. Attraverso leggi dirette a perseguire con la stessa severità tanto il tossicomane ...
Leggi Tutto
(II, p. 262; App. I, p. 84; IV, I, p. 77)
In questi ultimi decenni l'a. ha continuato a rappresentare uno dei più gravi problemi sociali dell'umanità e si è peraltro inserito prepotentemente nel contesto [...] dei disturbi Mentali (DSM iii R del 1988) si legge: "La dipendenza da alcool tende a raggrupparsi nelle famiglie. è attribuita un'azione favorente lo sviluppo di neoplasie nel cavo orale, nella faringe, nella laringe e nell'esofago.
Nel trattamento ...
Leggi Tutto
TOSSICODIPENDENZA
Vittorino Andreoli
Maria Cristina Giannini
(v. tossicomania, App. IV, III, p. 661)
La t. è l'insieme di tre fattori che si mescolano dinamicamente: sostanza, consumatore, ambiente [...] permette di superare la fatica fisica. Viene usata per via orale; l'effetto incomincia già dopo 5-10 minuti e raggiunge il vista sociale, al suo recupero (artt. 90-102).
Anche questa legge è stata non soltanto più volte aggiornata (D.L. 22 aprile ...
Leggi Tutto
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di [...] vibrazioni si limitano alle zone marginali.
La differenza tra le labbra orali e le corde vocali è che queste posseggono un fine meccanismo eccessive tensioni, si urta nella difficoltà della legge delle lunghezze, che esigerebbe enormi variazioni.
Del ...
Leggi Tutto
leggenda
leggènda s. f. [dal lat. mediev. legenda, femm. sing., propr. neutro pl. del gerundivo lat. legendus «da leggersi»; nei sign. del n. 3, sul modello del fr. légende]. – 1. a. In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo,...
scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri s. a mano, a macchina, o s. con chiarezza,...