PERTILE, Antonio
Stefano Tabacchi
PERTILE, Antonio. – Nacque ad Agordo, nei pressi di Belluno, il 10 novembre 1830 da Angelo (1799-1863) e da Elisabetta Vellajo. Il padre, originario di Gallio vicentino, [...] sintesi sul ruolo degli statuti dall’Alto Medioevo all’età moderna; una dura recensione critica a Schupfer (Osservazioni su La leggeromana udinese, in Archivio veneto, XXII (1881), pp. 368-384).
Antonio Pertile morì a Padova il 4 marzo 1895.
Fonti e ...
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SALOMONI (Salomonio) DEGLI ALBERTESCHI, Mario
Lucio Biasiori
– Membro di una famiglia della nobiltà romana, nacque a Roma da Giovanni in una data difficile da precisare, ma probabilmente più vicina [...] presso Andreas Cratander nel 1530, con dedica a Giulio de’ Medici (Clemente VII), erano invece un’analisi della leggeromana che prevedeva la possibilità per il testatore di estendere l’eredità ai futuri nipoti.
Tale circolazione europea delle sue ...
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CAPACCIO (1246), CONGIURA DI
EErrico Cuozzo
Nel settembre del 1245, poco dopo l'inizio del concilio di Lione (v.), furono scoperti nel convento di Fontevivo, presso Parma, alcuni documenti che rivelavano [...] sino a morte, altri bruciati vivi, impiccati, infilati in sacchi di cuoio e gettati in mare (secondo la leggeromana dei parricidi: Federico fece per di più introdurre nei sacchi dei serpenti velenosi).
Solo con Tebaldo Francesco, il principale ...
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ALBERICO (Alberigo) di Porta Ravegnana (di Porta Ravennate)
Piero Fiorelli
(di Porta Ravennate). Si sa poco della vita di questo giureconsulto bolognese della scuola dei glossatori. Sei documenti, [...] 'A.: varie fonti insistono sulle interpretazioni sofistiche con cui, in due occasioni importanti della sua vita, avrebbe forzato la leggeromana a dire ciò che a lui personalmente faceva comodo. Ma in questi racconti, come in tanti altri della stessa ...
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equitade
Enrico Malato
In un solo luogo del Convivio (IV IX 8) D. usa la parola e., ripetendola quattro volte in breve spazio: E con ciò sia cosa che in tutte queste volontarie operazioni sia equitade [...] quale essa si sia o per non volere quella seguitare), trovata fu la Ragione scritta [la Ratio iuris, cioè la leggeromana], e per mostrarla e per comandarla. Onde dice Augustino: " Se questa - cioè equitade - li uomini la conoscessero, e conosciuta ...
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(lat. Ovinia lex) Legge comiziale romana che attribuì ai censori la lectio senatus, il diritto di redigere la lista dei senatori (prerogativa fino allora dei consoli), e stabilì che la scelta avvenisse [...] egualmente tra patrizi e plebei. Fu proposta da un tribuno Ovinio alla fine del 4° sec. a.C., dopo l’ammissione dei plebei alla censura (319) ...
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OVINIA, LEGGE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Legge comiziale romana. Poiché la si dice presentata ai concilî della plebe da un tribuno Ovinio, si potrebbe chiamare plebiscito. Attribuì ai censori la nomina dei [...] non avessero iniziato il cursus honorum. La data della legge è controversa; ma è da ritenere ch'essa non -Stift., III [1882], p. 171 segg., e alla 2ª, ibid., VII [1886], p. 148 segg.); G. Rotondi, Leges publicae populi Romani, Milano 1912, p. 233 seg. ...
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Denominazione con cui si indica il conflitto sorto prima tra la Santa Sede e il movimento nazionale italiano, poi tra la Santa Sede e lo Stato unitario, per la sovranità su Roma. Fallito il tentativo [...] mazziniano della Repubblica Romana (1848), la q. si ripropose dopo le annessioni del 1859-60, che avevano dato vita al Regno l’anno successivo, la corte e il governo. La legge delle guarentigie (1871), promulgata dall’Italia per definire i ...
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LEGGE (lat. lex; fr. loi; sp. ley; ted. Gesetz; ingl. law)
Gaetano SCHERILIO
Guido Zanobini
Nel significato più ampio che la parola può assumere nelle scienze giuridiche, essa indica qualunque elemento [...] in origine vincolavano soltanto la plebe ma, dopo la legge Ortensia del 286 a. C., acquistarono valore di legge e vennero pertanto ricompresi tra le vere e proprie leggi; anzi le leggiromane a noi note sono in buona parte plebisciti. Ancora ...
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ROMANA, REPUBBLICA
Alberto Maria Ghisalberti
Due sono le "repubbliche romane" dei tempi moderni; quella del 1799, sorta nella scia della rivoluzione francese, e quella del 1849, assai più importante, [...] l'ultimo resto, dopo poco meno di due anni, della Repubblica Romana. Effimera creazione, certo, ma non inutile, ché il ricordo di pur v'era di buono nei suoi istituti e nelle sue leggi, la scossa data all'ambiente vecchio e tradizionalista, l' ...
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legge burka
(legge burqa), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che impone una serie di divieti ritenuti umilianti per la condizione femminile; con particolare riferimento alla legge 1514 del 2004 sulla procreazione assistita. ◆ Sulla procreazione...
leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...