Diritto. - La composizione dei delitti è un istituto che ebbe una notevole importanza nella storia del diritto penale, e consiste nel pagamento d'una determinata indennità fatto dall'offensore all'offeso, [...] ma da quel momento, per il contatto con la civiltà romana e poi soprattutto per l'avvenuta conversione dei barbari al cristianesimo nell'editto di Rotari del 643 e ancora più tardi nelle leggi di Liutprando. Si cerca di restringere sempre più i casi ...
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VALENTINIANO I imperatore
Alberto GITTI
Imperatore romano d'Occidente dal 364 al 375. Flavio Valentiniano era nato in Pannonia da un certo Graziano, di oscura famiglia, nel 321. Come il padre, entrò [...] condanne capitali con le conseguenti confische di beni; a lui si devono tra l'altro leggi che sempre più affrettarono la decadenza e l'abbrutimento della società romana, come quella del 13 luglio 371, che estese all'Illirico l'appartenenza alla terra ...
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Con la sua complessa figura, egli (848-899) domina tutta la storia d'Inghilterra dell'alto Medioevo, eccellendo tanto come guerriero, statista e legislatore, quanto come uomo pio e virtuoso, e protettore [...] Witan, instaurando così, molto prima di Guglielmo il Conquistatore, la massima romana e giustinianea che quel che piace al principe ha vigore di legge. Alfredo cominciò inoltre a legiferare anche in opposizione al diritto consuetudinario (folcriht ...
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Nome dato comunemente ai singoli rappresentanti dei Riptoglossi, gruppo omogeneo e circoscritto di Lacertilî nettamente distinti da tutti gli altri Saurî o Lacertilî veri. La caratteristica più spiccata [...] , p. 41). Nel Rāmāyaṇa (55° canto dell'ultimo libro) si legge che il re Nṛigas fu condannato a restare invisibile nella forma di un traevano presagi dal mutare del suo colore.
Nell'antichità greco-romana, Aristotele (Hist. an., II, 11, 37) fu ...
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. È una delle forme di difesa del convenuto in un processo civile, talvolta anche dell'accusato in un processo penale: suo carattere distintivo è di non negare il diritto vantato dall'attore né l'obiettività [...] vi ha fatto aggiungere. L'insieme prova luminosamente che nella concezione romana l'obbligazione era nata irrefragabilmente dalla disposizione del testatore, ma che tuttavia le leggi limitative dell'ammontare dei legati consentivano all'erede di non ...
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. Popolazione germanica, forse originariamente affine ai Vandali. I primi ricordi risalgono al I sec. d. C. (Burgodiones in Plin. Nat. Hist., IV, 99), quando dovevano risiedere ancora nella zona della [...] anche dal confronto dei due brevi corpi di leggi compilati al tempo di Gundobaldo: la Lex Gundobauda, per tutti i suoi sudditi, e la Lex romana Burgundionum, applicabile ai soli Romani, conoscinta anche col nome erroneo di Papianus (corruzione ...
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MODANATURA (o Modinatura)
Vincenzo Fasolo
Un profilo continuo, geometrico, composto di elementi rettilinei o curvilinei, variamente raggruppati, costituisce quella membratura architettonica che si denomina [...] : è questa una delle cause, e quindi un'altra delle leggi che conviene tener presente nell'arte del modanare, che ci mostra questo campo le forme dell'epoca precedente.
L'architettura romana predilige, in alcuni periodi, il modo già praticato nell ...
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Vaso da bere a corpo più o meno profondo, a bocca circolare, e munito di anse e di piede.
Archeologia. - Il tipo del calice appare con forme già sviluppate nella civiltà eneolitica di Grecia e di Sicilia, [...] usati l'argilla, l'oro e l'argento, e nell'età romana il vetro.
Arte. - Dalle origini cristiane alla fine del sec. , fosse riservato alle persone sacre; il Liber pontificalis ne fa risalire la legge a Sisto I (c. 119-128); anche ora, chi non è almeno ...
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. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] ".
Il 20 maggio 1696 l'accademia approvò le proprie leggi, dettate dal Gravina nel latino delle XII Tavole. Era Bosco Parrasio, che, dopo esser migrato d'una in altra villa romana, finì con lo stabilirsi nel 1725, grazie alla munificenza di Giovanni ...
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Secondo l'art. 1556 cod. civ. italiano "l'enfiteusi è un contratto col quale si concede in perpetuo o a tempo un fondo con l'obbligo di migliorarlo e di pagare un'annua determinata prestazione in denaro [...] di trasformazione del latifondo, di transizione dalla coltura estensiva a quella ìntensiva. Solamente la legge belga 10 gennaio 1824 è rimasta all'enfiteusi romana: rapporto di godimento, e puro diritto dell'enfiteuta a migliorare il fondo.
Lo scopo ...
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legge burka
(legge burqa), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che impone una serie di divieti ritenuti umilianti per la condizione femminile; con particolare riferimento alla legge 1514 del 2004 sulla procreazione assistita. ◆ Sulla procreazione...
leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...