La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] regioni, vanno dunque aggiunti circa 400.000 toscani e 70.000 romani» (De Mauro 2002, pp. 42-43). La quota complessiva mancata confidenza nativa con l’italiano; nulla che non potrebbe leggersi nella prosa di un coetaneo di pari cultura nato a Napoli ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] » (Lago 2010: 108), la cui mappa era intessuta di leggende, di mostri, di mirabilia che facevano di questa plaga una 641 d.C., Torino, Einaudi (ed. orig. The spice trade of the Roman Empire: 29 B.C. to A.D. 641, Oxford, Oxford University Press ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ha luogo anche in posizione intervocalica: legem > legge.
Negli altri contesti fonetici, in genere le velari vengono opposizione è ancora salda nella varietà fiorentina e in quella romana, ma in posizione iniziale tende a perdersi nelle pronunce ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] per es., laziale a mmi, de ti, ecc. (che sono le forme del roman. ant.); salentino de mie, a ttie; sicil. cu mmia, di tia, 25-27).
Almeno fino alla metà del Trecento vige la ➔ legge Tobler-Mussafia, per la quale è obbligatoria l’enclisi alla forma ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] è l’italiano», con cui si apre la citata legge sulle minoranze (Sabatini, Coletti & Maraschio 2006). seconde, gli apporti delle diverse varietà regionali (in primo luogo quella romana; ➔ Roma, italiano di) rispetto a quelli che si possono ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] dall’Impero romano si latinizzarono alla svelta, benché i Romani non imponessero ai vinti l’uso della propria lingua. loro equivalenti), non è usata negli atti ufficiali e nelle leggi, non viene diffusa dai media (giornali, informazione, radio, ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] la teoria del Calmeta come riferimento all’uso dei cortigiani romani, non certo a quello del popolo della città, ma perplessità manifestata da vari celebri intellettuali di fronte a questa legge; ma anche quella del 1999 suscitò non poche reazioni ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] /bː/ ([ˈabːa] «acqua», [ˈlimba] «lingua»), che avvicina la Sardegna alla Romania;
(e) l’assimilazione del nesso latino -gn- in /-nː-/: [ˈlinːa] « [feveˈla] «parlare», [kuˈmɔ] «adesso».
La legge 482 del 1999 ha riconosciuto al sardo e al friulano lo ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] Fornara: Fortunio 1999), e ne era autore un umanista e uomo di legge, Giovanni Francesco Fortunio, che si trovava allora in qualità di podestà ad alla lingua, diretti dalla Società filologica romana, compilati da autori destinati a divenire ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] Lingua come arte o energia fonetica (pp. 340-342); La legge fonetica (pp.486-489). In essi il B. fissa alcune Riv. ital. di letter. dialettale, IV (1932), pp. 97-101, e in Romana, V (1941), pp. 317-328; infine il numero speciale di La Festa, Assisi, ...
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legge burka
(legge burqa), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che impone una serie di divieti ritenuti umilianti per la condizione femminile; con particolare riferimento alla legge 1514 del 2004 sulla procreazione assistita. ◆ Sulla procreazione...
leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...