(lat. Ovinia lex) Legge comiziale romana che attribuì ai censori la lectio senatus, il diritto di redigere la lista dei senatori (prerogativa fino allora dei consoli), e stabilì che la scelta avvenisse [...] egualmente tra patrizi e plebei. Fu proposta da un tribuno Ovinio alla fine del 4° sec. a.C., dopo l’ammissione dei plebei alla censura (319) ...
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Sinologo e missionario protestante (Huntly, Aberdeen, 1815 - Oxford 1897). Partito per la Cina, fu a Malacca (1840-42) e poi a Hongkong (1843-73) e compì un lungo viaggio nella Cina settentr.; fu poi prof. di lingua cinese a Oxford (dal 1876). Tradusse i classici confuciani (5 voll., 1861-72; 2a ed. 1961) ...
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Legge romana, proposta dal tribuno della plebe Gaio Oppio nel 215 a.C., durante la guerra annibalica, per porre limiti al lusso femminile; è la più antica delle leggi suntuarie. ...
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. Legge comiziale, anzi più propriamente plebiscito, noto a Cicerone (Pro Tull., 9) nel 76 a. C., anzi già noto al giurista M. Giunio Bruto (circa 150 a. C.: cfr. Dig. IX, 2, ad legem Aquiliam, 27, 22); [...] plebe sul Gianicolo, si fondano su una tarda e incontrollabile affermazione di Teofilo (Par. gr. Inst. IV, 3, de lege Aquilia, 15).
La legge ebbe, a detta degli antichi e di Gaio in particolare (IV, 210 segg.), tre capi, dei quali il primo e il terzo ...
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. Plebiscito del 445 a. C., proposto dal tribuno della plebe C. Canuleio per riconoscere, contro il divieto confermato nelle XII tavole, validità al matrimonio fra patrizî e plebei, e approvato dopo gravi [...] tutto il popolo in tempo anteriore alla exaequatio legibus (la quale si ebbe al più presto, e in forma attenuata, con la legge Publilia del 339); ma non vi è ragione di non credere all'originario divieto dei matrimonî misti, sia che lo si spieghi ...
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PETELIA, LEGGE (Lex Poetelia Papiria de nexis)
Emilio Albertario
Rogata, secondo l'opinione più diffusa, dai consoli C. Petelio Libone e L. Papirio Cursore, non si sa in quali comizî; altri l'attribuiscono [...] a. C., sulla base di un corrotto luogo di Varrone (de l. lat. VII, 105). Sul fatto che avrebbe provocato la legge, ci illumina soprattutto Livio (VIII, 28): un filius familias, in condizione di nexus presso un creditore per un debito conchiuso dal ...
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VOCONIA, LEGGE
Plinio Fraccaro
. Plebiscito del tribuno della plebe Q. Voconius Saxa del 169 a. C., sostenuto da Catone censorio, che pronunciò a favore della legge un apposito discorso (suasio legis [...] donne e Giustiniano abolì la disposizione. Un altro capo della legge vietava di legare o donare mortis causa ad uno, più di si poteva con molti piccoli legati esaurire o quasi il patrimonio, la legge Falcidia del 40 a. C. vietò di legare più di tre ...
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. Secondo la legge biogenetica fondamentale (biogenetisches Grundgesetz del Haeckel) l'ontogenesi o evoluzione individuale rappresenta una ricapitolazione della filogenesi o evoluzione della stirpe, ricapitolazione [...] a strutture permanenti di antenati e sono invece adattamenti alle speciali condizioni della vita embrionale o larvale.
Questa legge, così denominata dal Haeckel (Generelle Morphologie, 1866), era stata già esposta da Fritz Müller (Für Darwin, 1864) e ...
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A detta degli antichi (specialmente Gaio, Inst., IV, 30), sostituì alla forma antichissima di processo privato (legis actio), in cui le parti esprimevano davanti al magistrato le loro pretese e difese [...] ); sia perché le legis actiones rimasero facoltative (poco praticate), fino a quando Augusto le abolì quasi del tutto. La legge è, quasi unanimemente, riferita alla seconda metà del sec. II a. C.
Bibl.: G. Rotondi, Leges publicae populi Romani ...
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PLETORIA, LEGGE
Gaetano Scherillo
. Plebiscito del 192 o 191 a. C. (562-563 di Roma) il quale, per proteggere i minori di venticinque anni che si lasciassero raggirare, perseguì con un iudicium publicum [...] con una multa: la condanna aveva inoltre per effetto l'infamia e l'incapacità di gerire le cariche municipali. Inoltre la legge accordò al minore un'azione per la restituzione, la quale era nossale se l'ingannatore fosse persona alieni iuris.
E ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...
leggenda
leggènda s. f. [dal lat. mediev. legenda, femm. sing., propr. neutro pl. del gerundivo lat. legendus «da leggersi»; nei sign. del n. 3, sul modello del fr. légende]. – 1. a. In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo,...