Diritto
Situazione derivante da un determinato rapporto o da una determinata norma per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo giuridico.
R. [...] treni e art. 128 t.u.e.l. (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), per i componenti dei Comitati regionali di controllo la parte non ripristinabile, e soddisfazione per il danno morale.
Il diritto dello Stato leso di esigere la ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] deve fare i conti con il mondo materiale e le sue leggi spesso crudeli: l’uomo è così un collaboratore di questa sentimento religioso rafforza la speranza di realizzare le sue esigenze morali. Sia in Comte sia in Mill il presupposto antropologico è ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] caratterizza per la negazione dell’esistenza di giudizi e principi morali validi in assoluto. Nel pensiero moderno il r. si ripropone sarebbe proprio questa variabilità, anziché l’uniformità di leggi o strutture naturali.
Le maniere mediante cui si ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] mediante un'intuizione "sentimentale", porta alla scoperta di leggi altrettanto precise ed evidenti di quelle della logica e matematica e tali da rendere possibile la fondazione dei fenomeni morali, in contrasto con l'etica puramente formale di Kant ...
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Storico della filosofia italiano (Modena 1878 - Roma 1948); prof. (dal 1922) di storia della filosofia nell'univ. di Pavia, fu costretto (1938) per le leggi antiebraiche a ritirarsi dall'insegnamento. [...] studî di storia della filosofia, particolarmente competente nel campo del pensiero greco (i sofisti, Platone, ecc.), sostenne (Sceptica, 1921) un radicale scetticismo, che però riteneva compatibile con una professione di fede nelle verità morali. ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] alla sua politica. Chiuse così la seconda classe (scienze morali e politiche) dell'Institut e trattò da visionari, "metafisici economico. Infatti, se la borghesia non considerasse eterne le leggi del mercato o della proprietà privata, verrebbe meno la ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] di riforma psichiatrica del 1978 ebbe un supporto teorico in alcuni indirizzi sociologici statunitensi. Le leggi sul divorzio e sull'aborto coinvolsero anche la morale sociale e gli interessi della s. della famiglia. La questione delle abitazioni, le ...
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MATERIALISMO
Delio Cantimori
. Materialismo storico (XXII, p. 563). - Nel periodo dal 1917-20 al 1948 si sono definite due principali linee di sviluppo del materialismo storico, distinte, e spesso contrapponentisi [...] che il mondo è per sua natura materiale e si sviluppa secondo le leggi necessarie del movimento della materia; che "la materia, l'essere, la della distinzione fra scienze naturali e scienze storiche e morali che ora preferisce richiamarsi a G. B. Vico ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] ’umanità e lo sviluppo del singolo individuo – la legge di un inesorabile progresso, caratterizzato dalla successione di tre le credenze (l’Umanità al posto di Dio), le massime morali (l’altruismo) e il culto.
Sperimentalismo e liberalismo in Mill ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] sviluppare una pura teoria. La filosofia, come si legge in La crisi delle scienze europee e la fenomenologia indiano, "Memorie della R. Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filologiche", 326, s. 6, 2, 10, 1929 ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...