Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] di ὕβϱιϚ, di arrogante tracotanza, una nozione ricca di connotazioni morali e sacrali che individua il rifiuto di permanere nei limiti quel grande Leviatano all'interno del quale, solo, si ha la legge e la giustizia e dunque il bene e il male; in ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] le autorità pubbliche a esercitare un'attenta vigilanza sulla diffusione dei film. I timori attenevano alla morale e alle istigazioni a violare le leggi. Ad alimentarli era la coscienza che il linguaggio delle immagini in movimento, oltre a essere ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] - la voce di Dio - e, come tale, esige che ogni cosa fisica e morale sia sottoposta alla sua giurisdizione. La sovranità è cosa esclusiva di Dio, talché chi abbandona la legge di Dio per un'altra fatta dagli uomini commette un inescusabile atto di ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] da una libera associazione di amici, che si riuniscono per leggere insieme e per divertirsi, a un organismo regolato che si lettere; Istituto Veneto: scienze fisiche e matematiche, scienze morali e politiche, lettere e belle arti; Accademia dei ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] «i fanciulli alla cognizione delle lettere, al compitare, e sillabare, e leggere», curando l’apprendimento ortografico e portando campioni di massime, proverbi e «favolette morali», secondo un’idea laica di educazione. E in un manuale d’istruzione ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] trasgressione, di un eccesso sanzionati dalla natura ancor prima che dalla legge (un esempio per tutti: l'AIDS).
Ma l'atto deviante, nel 17° e 18° secolo una minaccia non più soltanto morale e non tanto per i doveri privati (quelli coniugali) quanto ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] dalla Chiesa, le istituzioni educative si ridussero a finalità morali e religiose in genere e in particolare ecclesiastiche, pur spazio agli insegnamenti moderni e scientifici; in Italia con la legge Casati del 1859 si costituì il liceo-ginnasio in 8 ...
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Scienza egizia. Il contesto storico
Jan Assmann
Il contesto storico
La cultura dell'Antico Egitto nasce contemporaneamente al regno dei faraoni e allo sviluppo della scrittura geroglifica. Sin dall'inizio [...] educazione e sull'arte sacrificale, contenenti precetti e massime morali, inni, preghiere, descrizioni dei riti sacrificali e delle processioni e delle feste; dieci libri in ieratico sulle leggi, sugli dèi e sull'iter educativo dei sacerdoti; sei ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] parte delle istituzioni statuali preposte, per motivi ideologici o morali o di opportunità politica. Alcuni film d'avanguardia, come del cinema, la sua sottomissione alle tradizioni e alle leggi dell'industria, è l'incapacità di creare un repertorio ...
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donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] castità prematrimoniale, e accrescimento delle condanne religiose, morali e penali nei confronti della sposa adultera). reggenza. In Inghilterra e in Svezia, dove non vigeva la legge salica, salirono al trono Elisabetta I e Cristina Vasa, sovrane ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...