MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] , bensì che la causa della variazione, forza o azione, sia nel corpo stesso. Questa veduta viene richiamata nella risposta che Leibniz dà alla prima lettera sopra citata di Huygens, il 22 giugno 1694: "Sebbene i fenomeni di moto, qualunque sia il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] perché non si troverà mai un accordo universale su quali siano gli elementi primitivi del pensiero.
Dello stesso avviso è Leibniz (1646-1716), che tenta numerosi progetti, di tipo diverso e secondo direzioni nuove in epoche successive della sua vita ...
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spinozismo
Termine con il quale si intende non soltanto il corpo delle dottrine esposte negli scritti di Spinoza, ma anche, in senso meno preciso, la possibilità di ricondurre ad alcune di esse taluni [...] fra la fine del 17° e la prima metà del sec. 18°. Emblematica, in tale prospettiva, la lettura che Leibniz dà dello s. come esito del cartesianismo, la quale tende polemicamente ad anteporre all’effettiva elaborazione delle dottrine di Spinoza ...
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RICCATI
Amedeo AGOSTINI
Luigi COLETTI
Famiglia comitale di Castelfranco Veneto (Vicenza) che ha dato all'Italia varî matematici: Iacopo Francesco e i figli Vincenzo, Giordano e Francesco.
Iacopo Francesco, [...] gli fu di guida nello studio preferito delle matematiche. I suoi lavori gli procurarono la stima dei Bernoulli e del Leibniz. Salito in fama, fu invitato da Pietro il Grande ad assumere la presidenza dell'Accademia di Pietroburgo, ma rifiutò, come ...
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Termine col quale si designano, in generale, quelle concezioni scientifiche che risolvono senza residuo la realtà in un sistema di forze, unificando quindi quella dualità di materia e di movimento che [...] che considerino come essenziale, nel principio da esse posto a base del reale, l'elemento dinamico (quale, p. es., quella del Leibniz). Ma s'intende che, in quest'ultima accezione, l'uso del termine è meno specifico, e di delimitazione meno facile. ...
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Riemann-Dini, teorema di
Riemann-Dini, teorema di in analisi, stabilisce che una serie convergente è incondizionatamente convergente se e solo se è assolutamente convergente. Una serie numerica si dice [...] un intervallo di oscillazione arbitrariamente scelto. Per esempio, la serie armonica a segni alternati
converge per il criterio di → Leibniz e ha somma S = ln2, ma non converge assolutamente. Si può verificare che se si prendono in modo alternato ...
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Orientamento teologico (dal gr. εἰρήνη «pace») che tende a enucleare i punti comuni alle differenti confessioni cristiane in vista di una loro unione. Il termine, che già compare nel 17° sec., fu imposto [...] dottrinali necessari alla salvezza (fundamentalia fidei) da altri secondari (adiafora), e, più tardi, a quella di G.W. Leibniz. Più tardi, con lo sviluppo del protestantesimo e del cattolicesimo liberali, la storia dell’i. confluisce in quella del ...
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In geologia, rilievo montuoso a pieghe dovuto a cause orogenetiche, che può assumere aspetti e strutture diverse a seconda del modo con il quale hanno agito le cause che lo hanno originato, oppure il fenomeno [...] siano dissimmetrici, come sono quasi sempre. Più efficace a questo scopo è la teoria della contrazione progressiva (Cartesio, Leibniz e poi J.D. Dana, E. Suess) secondo la quale lo stesso raffreddamento della Terra causerebbe una progressiva ...
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LÉVY-BRUHL, Lucien
Filosofo, nato a Parigi il 10 aprile 1857, dal 1899 professore alla Sorbona; dirige la Revue philosophique.
La sua attenzione di studioso fu presto attirata dalle ricerche della scuola [...] vita e causanti direttamente i fenomeni, senza l'intervento di cause seconde.
Opere: L'idée de responsabilité, Parigi 1885; L'Allemagne depuis Leibniz, ivi 1890; La philosophie de Jacobi, ivi 1894; La philosophie d'A. Comte, ivi 1900; La morale et la ...
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BONOMO, Gabriello (al secolo Giovanni Battista)
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Nicosia (Enna) il 13 apr. 1694, da famiglia agiata. Completata in casa l'istruzione elementare, iniziò a quindici anni [...] , sostituendo alla vecchia cultura aristotelico-scolastica i più solidi risultati della nuova scienza e introducendo la lettura di Leibniz e Newton.
Frattanto una casuale lettura di Euclide aveva tanto appassionato il B. alla matematica che'essa era ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...