Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno a Kant nasce sia in reazione alle difficoltà, da parte del pensiero hegeliano, [...] McTaggart riprende la dialettica hegeliana con spunti che si distaccano grandemente dalla tradizione e lo ricollegano a Berkeley, Leibniz e Rudolf Hermann Lotze. Per McTaggart la realtà è un insieme di sostanze individuali complesse, in relazione tra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] in questi romanzi di Zola non è la storia, ma il processo storico. I fatti ci stanno per dimostrare questa verità formolata da Leibniz, che il futuro è generato dal presente, e il presente dal passato, o, in altri termini, che la storia del mondo non ...
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GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] Vicende storiche, Torre Pellice 1960, pp. 240 s.; P. Rossi, Clavis universalis. Arti mnemoniche e logica combinatoria da Lullo a Leibniz, Milano-Napoli 1960, pp. 34, 94-96; L. Perini, La "Bibliotheca venalis" di G. G., in Rinascimento, VII (1967), pp ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Rappresentante massimo del pensiero del secolo dei Lumi, di cui incarna la nuova figura [...] non è solo un espediente per dibattere “sul male fisico e morale”, in relazione al quale Voltaire, a differenza di Leibniz, non ha ricette salvifiche da proporre, o per alludere a un destino incomprensibile che lascia l’uomo solo e senza risposte ...
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STEUCO (Stucchi), Guido
Vincenzo Lavenia
STEUCO (Stucchi), Guido (in religione Agostino). – Secondo i riferimenti autobiografici disseminati nelle opere, nacque tra il 1497 e il 1498 a Gubbio, allora [...] del Vaticano, di Parma, di Gubbio, di Firenze, di Parigi, di Monaco); C.B. Schmitt, Perennial philosophy; from A. S. to Leibniz, in Journal of the history of ideas, XXVII (1966), pp. 505-532; C. Vasoli, A proposito di A. S. e della “Perennis ...
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DAL POZZO, Cassiano iunior
Enrico Stumpo
Nacque a Torino il 21 febbr. 1588 da Antonio e da Bianca Maria Cacherano.
Sul luogo e la data di nascita si è discusso a lungo, ma sembra definitiva l'indicazione [...] di lettere sulla pittura, scultura e architettura.... Roma 1754-58, pp. 348, 351, 30 e passim; F. Z. Collombet, Lettres inédites de Leibniz à... et de G. Galilei à... et à C. D., Lyon 1850; M. J. Dumesnil, Histoire des plus célèbres amateurs italiens ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] consolidazione delle ordinanze, non essendosi osato affrontare in pieno il problema legislativo. Né si osò in altri paesi. Onde Leibniz, sul principio del sec. XVIII, tornava a scrivere: "Fateor optandum esse, ut veterum corpus legum apud nos habeat ...
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MOSCA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Cirillo KOROLEVSKIJ
Giorgio VERNADSKIJ
Capitale a un tempo della Russia (R. S. F. S. R.) e della federazione delle repubbliche [...] filosofia cartesiana. Pietro il Grande aveva progettato anche la fondazione di un'università e si era in proposito consigliato con Leibniz e Wolff, ma questa idea non si realizzò che nel 1755 sotto Elisabetta e per merito soprattutto di Lomonosov ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] . E quasi sperduti nel flutto di questa secolare tradizione europea apparivano i due grandiosi sistemi, dello Spinoza e del Leibniz, che nel campo della morale avevano tenuto fede all'antico motivo dell'adeguazione dell'individuo all'ordine obiettivo ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] alle lingue caucasiche. A una connessione del basco con le lingue dell'Africa settentrionale pensò fin dal 1710 il Leibniz. Comparazioni in tal senso furono fatte poi da Klaproth, Charencey, Latham, Gèze, Giacomino, Georg von der Gabelentz, e meglio ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...