PERELLI, Tommaso
Renato Pasta
PERELLI, Tommaso. – Nacque il 21 luglio 1704 a Firenze da Bernardino Girolamo, avvocato, segretario del magistrato degli Otto di guardia sotto Cosimo III, e dalla nobile [...] elogio partecipe e privo di retorica (1784, p. 62). Angelo Fabroni, rettore dell’Ateneo granducale, lo paragonò a Leibniz, cui pure era inferiore per genialità matematica. I limiti di Perelli, e la sua stessa dissipazione, erano forse riducibili ...
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RICCATI, Giordano
Clara Silvia Roero
RICCATI, Giordano. – Nacque a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 febbraio 1709 dal conte Jacopo e dalla contessa Elisabetta d’Onigo.
Fino ai dieci anni visse in [...] Riccati..., 2010; Roero, 2015). Con Vincenzo Riccati e Gianfrancesco Malfatti si inserì nella disputa fra Gottfried Wilhelm Leibniz, Johann Bernoulli e Leonhard Euler sui logaritmi dei numeri negativi (Giuntini, 1984; Lugaresi, 2012) e fu coinvolto ...
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DELLA RENA (Della Arena, De Arena, Arena), Cosimo (Cosma)
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze l'8 genn. 1615 (e non 1614, come erroneamente si trova presso molti autori) da Orazio, segretario [...] del successo e del credito di cui l'opera continuò a godere per molto tempo. Ad essa attinse anche il Leibniz (che definì il D. "diligens antiquitatuin ruspator") nella sua ricerca sulle origini della casa di Hannover.
Negli ultimi anni della ...
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PASTRIZIO, Giovanni
Tomislav Mrkonjic
PASTRIZIO (Paštrić), Giovanni (Ivan). – Figlio di Antonio e Ivanizza Giunchevich, nacque, come si presume, a Spalato, ove fu battezzato il 15 giugno 1636.
Il cognome [...] Santi Bartoli, Giovan Pietro Bellori, Raffaele Fabretti, Filippo Buonarroti, Francesco Ficoroni, nonché Gottfried Wilhelm von Leibniz, che non mancarono di consultarlo (l’elenco dei corrispondenti in Mrkonjić, 1988). Degli altri interessi culturali ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] nel 1766, un trattato filosofico in tre volumi, violenta requisitoria contro tutta la filosofia moderna, da Cartesio a Leibniz, da Wolf a Newton, a Gassendi: la Institutio philosophica praemittenda theologiae, nunc Aristotelis et Ioannis Duns Scoti a ...
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RUSSO, Vincenzo
(Vincenzio).
Anna Maria Rao
– Nacque a Palma (provincia di Terra di Lavoro), nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli [...] italiana: da un lato, il sensismo e il materialismo di Condillac, Helvétius, La Mettrie, il pensiero scientifico di Leibniz e Newton e, ancora, Bayle, Hume, Montesquieu, Raynal; dall’altro Machiavelli, Vico e il pensiero riformatore illuministico ...
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CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] ai progressi internazionali le Institutiones paiono indicare una informazione notevolemente arretrata (non compaiono Newton, Locke, Leibniz). Il trattato è quindi ben lontano dall'essere rivoluzionario, ma alla sua comparsa certe novità che ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] da più di 50 manoscritti dei secoli XVI-XVIII e fu pubblicato per la prima volta da J.G. Eckhart (collaboratore di Leibniz; in Corpus historicum Medii Aevi, II, Lipsiae 1723, pp. 1863-2016) e poi dal Muratori (in Rer. Ital. Script., III, 2, Mediolani ...
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MONFORTE, Antonio
Federica Favino
– Nacque il 28 maggio 1644 a Laurito, nel Cilento, da un ramo della famiglia dei duchi feudatari di quella baronia fin dal XIV secolo.
Compiuti i primi studi a Potenza [...] , con un pesante apparato di lemmi e teoremi (Viviani al M., 8 giugno 1677, Firenze, Biblioteca Nazionale, Gal., 252, c. 262r). Leibniz utilizzò invece l’opera del M. per criticare l’uso indiscriminato della nuova analisi algebrica – con la quale la ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] sfuggire allo spirito di sistema ed alla finalità esclusivamente operativa della costruzione scientifica: da Ippocrate a Fermat, a Leibniz, ad Einstein, dal Pascal del Trattato sull'equilibrio dei liquidi al Goethe della Teoria della natura.
Le ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...