Pensatore spagnolo (Arjonilla, Jaén, 1888 - Madrid 1942), intimo amico e collaboratore di J. Ortega y Gasset. È autore di numerose traduzioni da Kant, Leibniz, Spengler, ecc. e di opere originali: La estética [...] de Kant (1912), La filosofía de Henri Bergson (1916), La filosofía de Kant (1917). Negli ultimi anni, dopo una crisi religiosa che lo portò a farsi sacerdote (1940), s'interessò principalmente di problemi ...
Leggi Tutto
logomatica
logomàtica [Comp. del gr. lógos "discorso" e máthesis "istruzione"] [FAF] Termine, di recente introduzione e collegabile a un proposito di G.W. Leibniz, usato per designare un linguaggio universale [...] comune a ogni discorso scientifico, cui tenderebbe la moderna logica matematica ...
Leggi Tutto
In filosofia, termine usato per la prima volta dai pitagorici per indicare i primi elementi, matematici, dell’universo. Platone chiamò m. anche le idee, per designare il loro carattere di unità indipendenti. [...] , con G. Bruno che con esso indicò le particelle minime, animate, indivisibili, di cui sono costituiti i corpi. In Leibniz, la cui filosofia s’incentra sul concetto della m., questa è concepita come una sostanza individuale semplice, ‘atomo’ psichico ...
Leggi Tutto
Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] 'univ. di Marburgo, essendo stato espulso dalla Prussia per il suo razionalismo e per gli intrighi di colleghi. Allievo di Leibniz a Lipsia, ne è considerato il continuatore tanto nel campo dell'etica quanto nel razionalismo, talora ingenuo, del suo ...
Leggi Tutto
Storico della filosofia tedesco (Colonia 1886 - ivi 1975). Professore alle università di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31), Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza quelli [...] Methode der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz, 3 voll., 1912-14; Leibniz' Weltanschauung, 1926). Altri scritti notevoli: Die sechs grossen Themen der abendländischen Metaphysik und der Ausgang des Mittelalters (1921); Fichte (1923); Metaphysische ...
Leggi Tutto
Filosofo ed epistemologo francese (Agen 1930 - Vincennes 2019). Professore di filosofia e di storia della scienza alla Sorbona, autore di una tesi su Le système de Leibniz et ses modèles mathématiques [...] (2 voll., 1968), nei 5 volumi della serie Hermès (1969-80) ha posto al centro della sua riflessione i problemi della comunicazione e la strategia dei rapporti che legano la rappresentazione artistica all'interpretazione ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Stoccarda 1716 - Tubinga 1790), di famiglia francese; prof. di logica e metafisica a Tubinga (dal 1750). Opere principali: Primaria monadologiae capita (1748), sulla monadologia di Leibniz, [...] con cui vinse un premio dell'Accademia di Berlino; Principia de substantiis et phaenomenis (1752), in cui si prosegue l'interpretazione critica della dottrina leibniziana; Methodus calculandi in logicis ...
Leggi Tutto
Filosofo (Ammendorf 1718 - Halle 1777). Allievo e successore (1740) di A. G. Baumgarten all'univ. di Halle, fu come lui sostanzialmente aderente all'interpretazione che del pensiero di Leibniz aveva dato [...] Ch. Wolff e che contribuì a diffondere unitamente all'estetica baumgarteniana. Opere principali: Anfangsgründe aller schönen Künste und Wissenschaften (3 voll., 1748-50); Vernunftlehre (1752); Metaphysik ...
Leggi Tutto
Termine usato da Aristotele in contrapposto a «potenza» (δύναμις), per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. Il termine fu ripreso da G. Leibniz per indicare la monade, [...] in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo.
Nel campo delle scienze biologiche il termine è stato usato per definire il principio dirigente dello sviluppo di ogni organismo. In questa ...
Leggi Tutto
Termine adottato nel linguaggio filosofico con il significato di «scienza matematica», soprattutto nella locuzione m. universalis, assunta a indicare nella filosofia moderna, e in particolare nel razionalismo [...] di Cartesio e di Leibniz, il progetto di una scienza matematica universale, distinta dalle altre discipline matematiche (aritmetica, geometria ecc.) e a esse sovraordinata, in quanto ha per oggetto i loro principi comuni, e che quindi studia la ...
Leggi Tutto
leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...