La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal¿
Paolo Freguglia
Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal e le [...] non è molto difficile se si pensa che in quel secolo altri illustri filosofi (come Descartes, Malebranche e più tardi Leibniz) si interessarono di matematica. In primo luogo era la formazione di base che avvicinava questi studiosi alla matematica più ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] Quello che Frege ha in mente, infatti, non è "un puro calculus ratiocinator, ma una lingua characteristica nel senso di Leibniz". Alla logica egli affida il doppio ruolo di strumento necessario per la soluzione rigorosa e definitiva del problema dei ...
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Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] un operatore A è una ‛derivazione' quando il suo campo di definizione è una sottoalgebra e soddisfa sempre la regola del prodotto di Leibniz A(x y) = A(x)y + xA(y). Infine, sia A un operatore lineare definito su un sottospazio compatto D(A) di uno ...
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La grande scienza. Combinatoria
Peter J. Cameron
Combinatoria
Secondo alcuni la combinatoria costituisce soltanto una parte della matematica, secondo altri essa non rappresenta una branca separata, [...] del continuo ha avuto il predominio. A seguito dello sviluppo del calcolo differenziale e integrale di Newton e Leibniz, sembrò che il mondo si potesse comprendere utilizzando tecniche analitiche come le equazioni differenziali. Le formulazioni di ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] un caso di serie convergente, in cui si sommano infiniti addendi che diventano sempre più piccoli; bellissimi esempi storicamente rilevanti sono la serie di Leibniz per il numero π/4=1−(1/3)+(1/5)−(1/7)+…, o il calcolo di Eulero 1+(1/4)+(1/9)+(1/16 ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] della vita e delle opere di G.A.B., in Atti della Acc. Pontaniana, XX (1890), pp. 1-48; Id., Studi di Leibniz,Bernoulli,Ramazzini,Hoffmann e Baglivi sullapressione atmosferica,ibid., XXII (1892), pp. 121-143; Id., Una lettera di G.A.B. ed alcune ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] testo di riferimento dai matematici di tutta Europa, tanto da essere utilizzato con profitto dallo stesso Gottfried W. von Leibniz. L’algebra forniva una trattazione sistematica di tutta la materia, formulando chiare definizioni dei numeri negativi e ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] entrambi i membri di questa formula (senza il termine correttivo) per 4d, si ottiene la serie per π/4 che Leibniz avrebbe scoperto 270 anni più tardi (1673 ca.). Śaṅkara Vāriyar fornisce una dimostrazione della formula, basata sulla proprietà per cui ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
L'eredità [...] che dalla riflessione e dalla ricerca sugli indivisibili, sarebbe nato il calcolo infinitesimale. È difficile però immaginare Leibniz senza Cavalieri, così come è difficile immaginare quest'ultimo senza Valerio. Non si può immaginare il radicale ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...