Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] il legittimo possesso, insieme al territorio di Ferrara, possedimenti ingiustamente incamerati dalla Chiesa a partire dal 1598. Insieme a Leibniz, con il quale lavorò fianco a fianco in una grande operazione di reperimento di documenti per provare l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] rossa» incontrata al postribolo che significherebbe, con l’iniziazione «ad un mistero diverso da quello di Cartesio, di Leibniz, di Gauss», l’esito finale di un conflitto antinomico risoltosi, nella clausola lapidaria del suo Furor mathematicus, con ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] rivista, il "Journal des Sçavants". Nel 1682, a Lipsia, iniziò la pubblicazione degli "Acta Eruditorum", molto vicini a Leibniz, tanto che sulle sue pagine fu pubblicato il primo resoconto dell'invenzione del calcolo infinitesimale; nel 1684 infine ...
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DELLA RENA (Della Arena, De Arena, Arena), Cosimo (Cosma)
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze l'8 genn. 1615 (e non 1614, come erroneamente si trova presso molti autori) da Orazio, segretario [...] del successo e del credito di cui l'opera continuò a godere per molto tempo. Ad essa attinse anche il Leibniz (che definì il D. "diligens antiquitatuin ruspator") nella sua ricerca sulle origini della casa di Hannover.
Negli ultimi anni della ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di s., il carattere di generalità delle parole e delle idee in contrapposizione alla particolarità delle cose. G. Leibniz criticherà l’impostazione nominalistica di Locke, sottolineando che, nonostante l’arbitrarietà dei caratteri (s.), c’è tuttavia ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] da più di 50 manoscritti dei secoli XVI-XVIII e fu pubblicato per la prima volta da J.G. Eckhart (collaboratore di Leibniz; in Corpus historicum Medii Aevi, II, Lipsiae 1723, pp. 1863-2016) e poi dal Muratori (in Rer. Ital. Script., III, 2, Mediolani ...
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COLLALTO, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Venezia il 21 0 22 apr. 1765. Mancano notizie sulla famiglia, socialmente modesta; il Cicogna, nel rilevarne la totale estraneità a quella omonima appartenente [...] di dimostrazione delle basi del calcolo: al C. è stato sufficiente "presentarmi solamente sotto agli occhi i due metodi [leibniziano e lagrangiano] ad un tempo per rilevare sul fatto la spiegazione e la dimostrazione del primo". L'opera svolge questo ...
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GRADI (Gradič), Stefano
Tomaso Montanari
Nacque a Ragusa in Dalmazia il 6 marzo 1613 da Michele e Maria Benessa, in una famiglia patrizia. Trasferitosi a Roma sotto la protezione dello zio Pietro Benessa [...] dell'unità europea: S. Gradič di Dubrovnik, in Angelicum, LXIV (1987), pp. 476-525; A. Robinet, G.W. Leibniz, Iter Italicum. La dynamique de la république des lettres, Firenze 1988, passim; S. Rotta, L'Accademia fisico-matematica ciampiniana: un ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] di Cartesio, Van Schooten, de Sluse, Fermat.
La recensione all'opera, apparsa sugli Acta eruditorum Lipsiensium (forse di Leibniz) afferma che in tale opera il D. inizia a "promovere Analysin et tradere consitutionem aequationum tertii aut quarti ...
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CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] al cristianesimo, Napoli 1960, Fede e ragione nella storia, Bologna 1963, ristampa dell'opera sul Valdés, Napoli 1963, e Leibniz, ibid. 1964).
Collaborò alla rivista di C. Ottaviano Sophia, a Rassegna ea Palaestra, tenne corsi di filosofia all ...
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leibniziano
‹laib-› agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al filosofo e scienziato ted. G. W. von Leibniz (1646-1716), alle sue dottrine, ai suoi principî: il sistema monadologico l.; l’opera matematica leibniziana. 2. s. m. Fautore, seguace,...
monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive del reale; in questo senso il...