ROGERS, John
Predicatore inglese nato a Messing (Essex) nel 1627. Puritano estremista in giovinezza, ordinato dai presbiteriani nel 1647, fece poco dopo causa comune con gl'"indipendenti", a Londra, [...] a predicare in Irlanda. Di lì, per sfuggire alla restaurazione di Carlo II, si rifugiò in Olanda, dove studiò medicina a Leida e a Utrecht; ritornato in Inghilterra (1662) ricevette il dottorato a Oxford nel 1664. Non si hanno in seguito più notizie ...
Leggi Tutto
. Principe e poeta arabo della famiglia principesca dei Ḥamdān (ad Aleppo), cugino del sovrano aleppino Saif ad-Dawlah, nato nel 320 èg. (932 d. C.), morto nel 357 èg. (968 d. C.), combattendo contro il [...] e qualcuna di esse è notevole per sincerità di sentimento; come, ad es., la più famosa di tutte, quella indirizzata alla madre dalla prigionia.
Per altre notizie, v. arabi: Letteratura.
Bibl.: R. Dvorák, A. F., ein arab. Dichter und Held, Leida 1895. ...
Leggi Tutto
Criofisica
CCornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp
D. de Klerk
H. C. Kramers
di Cornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp, D. de Klerk, H. C. Kramers
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) la ‛preistoria'; [...] temperature. Questo risultato fu ottenuto a Oxford e a Leida nel 1951, e da allora è stato ottenuto anche bobina superconduttrice costruito nel laboratorio Kamerlingh Onnes dell'Università di Leida. Le due sezioni interne sono di nastro di Nb3Sn ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] immaginario degli scienziati e di condurli per mano lungo le complesse vie del ragionamento fisico.
Quando Galilei pubblica a Leida i Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla mecanica et i movimenti locali (1638 ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] esercitare una professione, egli dedica l'intera esistenza alle scienze, per le quali mostra precocemente una straordinaria disposizione. Studente a Leida e a Breda, già all'età di 17 anni è in grado di dimostrare a Mersenne la validità della legge ...
Leggi Tutto
FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] a Firenze, F. propose un proprio compendio di stili diversi. Alcuni elementi nordici, derivati dalle incisioni di Luca di Leida e di Albrecht Dürer (possedute in gran numero da F.), furono riproposti attraverso l'elaborazione di un linguaggio vicino ...
Leggi Tutto
Vedi APIS dell'anno: 1958 - 1994
APIS
F. Tiradritti
(Ἄττις, Apis·, v. vol. I, p. 462). In epoca romana si assiste a un cambiamento nell'iconografia di A. direttamente dipendente da una nuova interpretazione [...] aus Mainz, in ZAS, XCV, 1968, pp. 17-26; G. J. F. Kater-Sibbes, M. J. Vermaseren, Apis I. The Monuments of the Hellenistic-Roman Period from Egypt, Leida 1975; iid., Apis II. The Monuments of the Hellenistic-Roman Period from Outside Egypt ...
Leggi Tutto
Così si chiama una collezione di piante disseccate fatta a scopi e con metodi scientifici. Oggi ai grandi istituti botanici non sono sufficienti le raccolte personali degli studiosi; essi inviano appositamente [...] grandissima e gl'istituti botanici di Londra, Berlino, Vienna, Leningrado, Ginevra, New York, Firenze, Roma, Bruxelles, Leida, ecc. possiedono erbarî (di cui alcuni istituiti come erbarî nazionali) con varie centinaia di migliaia di esemplari, che ...
Leggi Tutto
MANICHEISMO
Gherardo Gnoli
(XXII, p. 120)
Gli studi sul m. hanno fatto grandi progressi dagli anni Trenta a oggi, grazie sia alla pubblicazione di testi − in particolare quelli di Turfān nel Turkestan [...] ; M. Boyce, The Manichaean literature in Middle Iranian, in Handb. d. Orientalistik, i, 4, 2, Leida-Colonia 1968, pp. 67-76; A. Böhlig, Mysterion und Wahrheit, Leida 1968; P. Brown, The diffusion of Manichaeism in the Roman Empire, in Journ. of Roman ...
Leggi Tutto
HOLBACH, Paul Heinrich Dietrich, barone di
Guido Calogero
Pensatore francese, ma oriundo tedesco, nato a Heidesheim (presso Frankenthal, nel Palatinato) sul principio del 1723, morto a Parigi il 21 [...] du monde moral, pubblicato sotto il falso nome di Mirabaud e con la falsa data di Londra (in realtà, ad Amsterdam o a Leida) nel 1770. Ma oltre a questa il d'H. pubblicò varî altri scritti anonimi (per es., Lettres à Eugénie ou Préservatif contre les ...
Leggi Tutto
leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...