Tipografo (St.-Avertin, Tours, 1520 circa - Anversa 1589); già attivo come legatore e specialista del marocchino ad Anversa (dal 1550), iniziò la sua attività di stampatore nel 1555, distinguendosi presto [...] Paesi Bassi. Per incarico del governo spagnolo stampò (1569-73) la famosa Bibbia poliglotta in 8 volumi. La casa, che ebbe succursali a Leida e a Parigi, passò al genero di P., J. Moretus, e fu attiva, di generazione in generazione, fino al 1871. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] cattolica praticante, e da Johannes Franciscus Gabriel, medico a Leida. Dopo aver studiato in un collegio a Boxtel fu educato celeberrimo volume Allgemeine Anatomie (1841). Sostenuto a Leida l’esame di abilitazione professionale, Moleschott tornò in ...
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Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] aiutarlo a creare una scuola. Nel 1923 F. si recò con una borsa di studio a Gottinga presso M. Born e poi a Leida presso P. Ehrenfest. Conseguita la libera docenza, nel 1925 andò a Firenze come professore incaricato di meccanica razionale e di fisica ...
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ALEMANNI, Nicolò
Silvio Giuseppe Mercati
Nacque ad Ancona il 12 genn. 1583 da famiglia oriunda di Andros. Alunno del Collegio greco di Roma, si distinse nello studio del greco e del latino. Benché ordinato [...] all'edizione teubneriana di Procopio), e il De Lateranensibus parietinis a... Francisco Cardinali Barberino restitutis,Romae 1625, ristampato a Leida, 1723, nel Thesaurus Antiquitatum Italiae del Grevio, VIII, 4, e a Roma nel 1756 a cura di Giovanni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alessandro Volta
Lucio Fregonese
Per i risultati conseguiti e gli influssi esercitati, Alessandro Volta è uno dei maggiori esponenti della scienza e della cultura del suo tempo. La sua famosa invenzione [...] probabilmente dovuta interamente all’elettricità. Galvani paragonava il sistema nervo-muscolo della coscia di rana a una bottiglia di Leida carica: chiudendo il circuito con un arco metallico tra il nervo (positivo) e l’esterno della coscia (negativo ...
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D'ELIA, Pasquale Maria
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Pietracatella (Campobasso) il 2 apr. 1890 da Pietro e da Giovanna Evangelista; il 26 sett. 1904 entrò nel seminario della Compagnia di Gesù a Napoli, [...] anni, oltre a vari articoli in cinese ed in italiano apparsi su riviste di propaganda missionaria, pubblicò nella rivista T'oung Pao di Leida (XVIII [1917], pp. 247-94) il suoprimo lavoro di sinologia: Un maître de la jeune Chine: Liang K'i-tch'ao ...
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Fisiologo e poeta svizzero (Berna 1708 - ivi 1777). Considerato il fondatore della fisiologia moderna, uomo di cultura enciclopedica, poeta, maestro e clinico insigne, fu non solo fisiologo e anatomico, [...] del dissidio fra l'orientamento razionalistico dello scienziato e la sua fede religiosa.
Vita e attività
Allievo a Leida di H. Boerhaave, diede un contributo rilevante e originale al rinnovamento dello iatromeccanicismo classico. Per vent'anni cercò ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] mezzi per perfezionare la sua formazione in università straniere. Così, nel 1638, fu prima ad Amsterdam e quindi a Leida, dove poi egli stesso insegnò. Fece ulteriori viaggi in Francia (Parigi) e in Italia (Firenze e Roma), risiedette successivamente ...
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GIUDICE (Giudici), Carlo Giovanni Francesco (Jan)
Amyel Garnaoui
Nacque a Dulzago (ora Badia di Dulzago), nel Novarese, il 5 genn. 1746. Non si hanno notizie relative al periodo italiano del G.; la [...] Rotterdam eseguito soltanto nel 1855 secondo i suoi disegni, ma incendiatosi nel 1891.
Costruì il ricovero cattolico per orfani a Leida, disegnò l'organo della grande chiesa di S. Lorenzo a Rotterdam e gli organi per la chiesa protestante di Voorburg ...
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CORSI
Alberto Iesuè
Famiglia di cantanti attivi in Italia e all'estero tra l'Ottocento e il Novecento.
Giovanni nacque a Verona nell'anno 1822 da Giuseppe e da Teresa Ferranti. Iniziò gli studi musicali [...] ).
A Milano cantò anche al teatro Re (I due Foscari, 1846), al teatro alla Canobbiana, dove aveva esordito (1856: L'assedio di Leida, Elena di Tolosa di E. Petrella, La stella del Nord [Pietro] di Meyerbeer, Luisa Miller di Verdi e Maria di Rohan di ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...