SAR-I PUL
C. A. Pinelli
È un moderno villaggio iranico sito nel distretto di Hulvān, 34 km a S-E da Qasr-i Shirin. Nei suoi dintorni - lungo le pareti rocciose con cui terminano le pendici occidentali [...] , Londra 1941, p. 183-201; C. Debevoise, The Rock Reliefs of Ancient Iran, in Journal of Near Eastern Studies, I, 1942, p. 87; R. Ghirshman, Iran, Parigi 1951, pp. 54-56; 116-118; L. Vanden Berghe, Archéologie de l'Iran ancien, Leida 1959, p. 98-102. ...
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Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] .
Il primo Cinquecento annovera tra gli incisori, che accompagnano la perizia tecnica a un altissimo livello qualitativo, Luca da Leida e M. Raimondi che, oltre a produrre i. originali, diede avvio all’i. di traduzione che, nei secoli successivi ...
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CONTI, Bernardino de'
Maria Teresa Franco Fiorio
Figlio dei "maestro" Baldassarre, è documentato tra il 1494 e il 1522. Nacque probabilmente intorno all'anno 1470 a Castelseprio (provincia di Varese) [...] , oggi a San Marino (Cal.), Huntington Gallery; il Ritratto degli Uffizi a Firenze (n. 444), già attribuito a Luca di Leida; i ritratti di Dama già a Londra, coll. Morrison, e a Filadelfia, coll. Johnson; il CamilloTrivulzio della coll. Borromeo a ...
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ANDROMEDA (᾿Ανδρομέδα, Andromĕda)
L. Rocchetti
Figlia di Cefeo, re degli Etiopi, e di Cassiopea.
La madre, insuperbitasi della propria bellezza, si era paragonata alle Nereidi, provocando l'ira di Posidone [...] 29).
Come costellazione A. sarà rappresentata poi semipanneggiata con le mani legate alla roccia sul codice carolingio di Arato a Leida; completamente nuda con capelli corti appare invece su un codice anglo-sassone a Durham, senza roccia e legamenti ...
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LIGORIO, Pirro
C. Bertelli
Pittore, architetto e "antiquario" del sec. XVI.
Nacque a Napoli nel 1513 o ΄14 da famiglia nobile (cappella a S. Maria di Monte Oliveto, con sculture di Giovanni da Nola) [...] Ippolito, da cui deriva la versione pubblicata da J. G. Graevius e P. Burmann, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, Leida 1723, viii, part. 4°; non si hanno notizie di una seconda edizione dedicata al cardinale, Alessandro Farnese (cfr ...
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SISIFO (Σίσυϕος)
P. Zancani Montuoro
Figlio di Eolo, re di Tessaglia, capostipite delle genti eoliche, e di Enarete. Fu re di Efira ed è celebre per l'ingegnosa abilità e l'ingannevole astuzia: gli si [...] Prometeo). Vasi attici: E. Kunze, Arch. Schildbänder: Olympische Forsch., II, 1950, p. 110, nr. 2, cui sono da aggiungere le anfore di Leida XV i 59: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 371, n. 153; ed ex Coll. Robinson a Oxford, Missis.: id., ibid ...
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PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] espressamente per P., malgrado gli adattamenti al suo testo. Particolarmente interessante nel codice Voss. lat. oct. 15 di Leida, degli irnzî dell'XI sec., ritenuto da H. Woodruff diretta derivazione dall'archetipo del VI sec., la raffigurazione ...
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TIRITACA (Τιρικτάκη; Τυριστάκη)
W. D. Blavatsky
T. o Dia (Plin., Nat. hist., iv, 86) è il nome di una piccola cittadina bosporica situata circa 12 km a S-S-O dall'antica Panticapeo (odierna Kerč), non [...] 1949, pp. 36-39; 172-174; E. Belin de ballu, L'histoire des colonies grecques du litoral N. de la Mer Noire (bibliogr. annotée 1941-1965), Leida 1965; L. Livi, commercio del pesce nell'economia del I sec. d. C., in Economia e Storia, 1965, p. 9 ss. ...
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SAMARRA
A. Bisi
Località preistorica mesopotamica, situata sul Tigri a N di Bagdad, da cui prende nome un tipo di ceramica del V millennio a. C.
Nel maggio del 1911 E. Herzfeld rinvenne, al di sotto [...] -8, tav. LXXX; Du Mesnil du Buisson, Baghouz, l'ancienne Corsôté. Le tell archaïque et la nécropole de l'âge du Bronze, Leida 1948, pp. 18-29, tavv. XVIII-XXV; A. L. Perkins, The Comparative Archaeology of Early Mesopotamia, Chicago 1949, pp. 5-8, 25 ...
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RHAGAI
C. A. Pinelli
Le rovine di R. (o Rhages,oggi Rayy) giacciono a 10 km S-E di Teheran, lungo il percorso della antica via carovaniera che dagli emporî del Mediterraneo conduceva in Asia centrale.
L'acropoli [...] s.; ibid., p. 673, tav. 176 (A), 178 (E); E. F. Schmidt, Flights over Ancient Cities of Iran, Chicago 1940, p. 33; R. Ghirshman, Iran, Parigi 1951, pp. 42; 115; 140; 226; L. Van den Berghe, Archéologie de l'Iran ancien, Leida 1959, pp. 121; 122; 137. ...
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leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.
cacio
càcio s. m. [lat. caseus] (raro il pl. caci). – 1. Formaggio (è parola pop. in Toscana e Umbria; in altre regioni, spec. in quelle settentr., è sentita come letter.): c. fresco, secco, pecorino, parmigiano, stracchino, ecc.; una forma...