In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative (per es., aveva dal lat. habebat).
In particolare, l. romanza, quella avvenuta in tutta la Romania occidentale (Iberia, Gallia, Italia settentrionale), consistente, secondo i casi, in sonorizzazione ...
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grato (sost.; grado)
Le due forme (‛ grado ' per lenizione settentrionale della -t- in -d-) si alternano senza differenza di costrutto o di significato.
Fatta eccezione per Pg VIII 67 Per quel singular [...] grado / che tu dei a colui che..., e Pd XXIII 53 questa proferta, / degna di tanto grato, che..., in cui vale " gratitudine ", il sostantivo significa " gradimento ", " piacere ": Cv IV XXVII 9 quelli ...
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grada
In Pd IV 83, e vale " graticola del ferro " (Ottimo), dove fu bruciato s. Lorenzo. La lenizione caratteristicamente settentrionale di -t- in -d- è anche toscana. ...
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scadimento In linguistica: a) indebolimento articolatorio e concomitante sonorizzazione di una consonante sorda intervocalica, fenomeno più noto come lenizione (➔); b) degradazione semantica subita, per [...] motivi vari, da una parola che acquista con il tempo un significato o una connotazione negativi ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] di /s/ postconsonantica ([penˈʦaːre] pensare).
Molti fenomeni di indebolimento consonantico rientrano nel novero dei processi di lenizione. Questa (dal latino lēnem «lieve, leggero») opera in due direzioni: da un lato origina suoni più aperti e ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] Il secondo fenomeno si manifesta quando l'antica finale della parola precedente era in -s o comunque non poteva provocare lenizione: pecad "peccato", ma appecad "dal peccato", con a, derivato da as = ex; e, in cimrico, con la spirantizzazione invece ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] , come s’è visto, dalla minore pressione dell’aria che si viene a creare nel tratto epilaringeo.
La lenizione, nel suo complesso, può essere considerata come il mancato raggiungimento del bersaglio (o target) articolatorio (come chiusura ~ apertura ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] dialetti italiani precisa che «caratterizzano normalmente l’Italia superiore dalla Toscana e dalla sezione centro-meridionale i fenomeni di lenizione delle sorde intervocaliche che hanno per altro decorso assai vario da Rimini ad Ancona», fra cui la ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] descrisse nel 1925;
(c) lo sviluppo di [a] come particella vocativa ([a ˈfranko] «ehi, Franco!»); ancor più recente è la lenizione intervocalica, cioè la tendenza a pronunciare [-p-, -t-, -k-] fra vocali quasi come [-b-, -d-, -g-] ([aj gaˈbido?] «hai ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] toscana (ad es., fiorentino ora capisco [ˌora haˈpisko] come poco [ˈpɔːho]; cfr. Marotta 2008) e la lenizione, che interessa molte varietà centro-meridionali. Di valore opposto, essendo un processo di rafforzamento dell’articolazione consonantica, è ...
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lenizione
lenizióne s. f. [der. di lenire]. – In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene, acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative (per...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...