Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] , ma anche al fenomeno, non certo esclusivo di Roma e del Lazio, ma qui particolarmente esteso (D’Achille & Stefinlongo 2008), della lenizione delle sorde /p/, /t/ e /k/, che tra due vocali (o tra vocale e /r/) suonano quasi come [b], [d] e [g ...
Leggi Tutto
gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] spirantizzazione coinvolge prevalentemente /k/ e /t/, mentre al confine con il Lazio si ha per lo più la lenizione, un processo che riduce la forza articolatoria dell’occlusiva, determinando segmenti variamente sonorizzati. Nel lucchese e nel pisano ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] accenti la chiusura metafonetica di /ɛ/ e /ɔ/ (tempu, focu per [ˈtembu] e [ˈfoku]); solo di rado è trascritta la lenizione fra vocali o quella postnasale, o la palatalizzazione di certi suoni (come la /s/ prima di altre consonanti, che a volte tende ...
Leggi Tutto
Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] cui in Toscana a tutt’oggi si osservano le alternanze contestuali per [ʧ]ena /la [ʃ]ena, con [ʤ]ente /la [ʒ]ente, ecc. Tale lenizione era tipica della varietà popolare di lingua, e «può essersi scontrata con la resistenza di modelli di pronuncia più ...
Leggi Tutto
Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] di origine dialettale (es., fasullo) o straniera (es., vaselina), qualunque sia il suono originario; in altri casi.
La parziale lenizione toscana delle occlusive sorde latine è passata tale e quale nella lingua letteraria; quella dell’s incontra due ...
Leggi Tutto
Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] è invece attivo in una vasta area dell’Italia mediana comprendente i territori di Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Lazio; la lenizione coinvolge le occlusive scempie intervocaliche, per cui /p t k/ → [p̬ t̬ k̬]: ad es. la catena → [lak̬aˈt̬e ...
Leggi Tutto
Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] , di contro al fr. porte); conservazione del dittongo au (aur «oro») e dei gruppi ca- e ga- (canson, di contro al fr. chanson); lenizione delle sorde intervocaliche p, c, t in b, g, d (pagar, seda, riba, di contro al fr. payer, soie, rive); esiti č e ...
Leggi Tutto
Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] [d]ino; [k]ola ~ [g]ola. Un fenomeno notevole del toscano è la cosiddetta gorgia (➔ gorgia toscana), cioè la sistematica lenizione delle occlusive sorde in posizione intervocalica: ad es., la [h]asa «la casa». In certe parlate toscane l’indebolimento ...
Leggi Tutto
Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] costituiti dalla caduta della vocale finale diversa da -a, dalla presenza della vocale turbata ü, dalla degeminazione e lenizione consonantica; interessanti taluni esempi di metafonesi, un tempo più diffusa, e in aree periferiche come quelle ticinesi ...
Leggi Tutto
L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] /-g-/ (in Lombardia [urˈtiga] «ortica», nel Veneto [ˈfigo] «fico»). È la nota sonorizzazione delle consonanti sorde intervocaliche, detta anche lenizione. Non di rado /d/ e /g/ possono poi cadere ([maˈrio], [urˈtia], ecc.);
(b) la semplificazione (o ...
Leggi Tutto
lenizione
lenizióne s. f. [der. di lenire]. – In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene, acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative (per...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...