. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] l'albanese il dalmatico ha poi anche in comune la conservazione di k e g dinnanzi ad e e la mancanza di lenizione delle sorde intervocaliche; col romeno concorderebbero mirabilmente gli esiti pt, mn 〈 ct, gn se gli esempî di guapto e kumnut fossero ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] t- latina (per es., spada, lat. spata; lido, lat. litus). Fatta eccezione dunque per le -t- latine passate a -d- in seguito a lenizione in molte voci popolari e per le -t- latine seguite da -i- atona prevocalica passata a -z- nelle voci popolari e in ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] sonore sono conservate quando si trovavano in posizione iniziale di parola, ma all’interno di parola possono essersi trasformate in fricative per ➔ indebolimento (o lenizione: per es., caballŭm > ca[v]allo, ma pedem > pie[d]e). Altri casi di ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] lingua.
La varietà italiana alta si distingue per la presenza di tratti dialettali, tra cui la lenizione delle consonanti occlusive sorde intervocaliche (siculo-americano trovado, calabro-americano cabiss «capisci»; ➔ indebolimento), l’➔assimilazione ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] iniziale e tra vocali (dà per [ra] «dare», piede per [ˈpjerə] «piedi») o nella mancata segnalazione della lenizione postnasale (diente per [ˈrjendə] «denti»).
La grafia tradizionale napoletana tende a ripristinare le vocali originarie (non senza ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] e di Rimini (la cosiddetta linea La Spezia-Rimini) offrono una serie di fenomeni di natura prevalentemente fonetica (lenizione delle consonanti in posizione intervocalica: [k] > [g], [b] > [v], ecc.; tendenza alla caduta delle vocali atone ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] , la scarsità di tratti comuni all’intero territorio che non siano anche più genericamente alto-italiani (lenizione delle consonanti intervocaliche: [ˈrøda] «ruota»; degeminazione consonantica: [ˈgata] «gatta»; ricorrenza dei pronomi clitici soggetto ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] : l’evoluzione in [y] di ū, la presenza di [ø] (che viene meno andando verso est) variamente originato, la lenizione delle consonanti sorde intervocaliche fino alla caduta, l’evoluzione di -ct- secondo il modello factu > [ˈfajtu] (> [ˈfa ...
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FONOLOGIA NATURALE
Leonardo M. Savoia
(v. fonologia, App. IV, I, p. 837)
La questione della naturalezza in f. ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli fonologici che sono correlati alla [...] rafforzamento), salvaguardando quindi le esigenze di chiarezza e di distintività della catena parlata; altri processi (di lenizione) indeboliscono la distintività fonetica a favore della pronunciabilità delle sequenze. La f. n. differenzia i processi ...
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MESSAPÎ
Francesco RIBEZZO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Col nome di 'Ιήπυψες Μεσσάπιοι la geografia ionica, o per lo meno un logografo anteriore a Erodoto (VII, 170), indicò la popolazione della regione che [...] . 1128 seg., nome anche di popoli (Derdi, Dardaiti) e di città tracie; 3. i Calabri, il cui nome, con usuale lenizione della sorda iniziale, trova riscontro nei traci Γαλάβριορ (tribù dei Dardani), Strab., VII, 316; 4. i Sallentini, che rammentano il ...
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lenizione
lenizióne s. f. [der. di lenire]. – In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene, acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative (per...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...