Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] cui in Toscana a tutt’oggi si osservano le alternanze contestuali per [ʧ]ena /la [ʃ]ena, con [ʤ]ente /la [ʒ]ente, ecc. Tale lenizione era tipica della varietà popolare di lingua, e «può essersi scontrata con la resistenza di modelli di pronuncia più ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] di origine dialettale (es., fasullo) o straniera (es., vaselina), qualunque sia il suono originario; in altri casi.
La parziale lenizione toscana delle occlusive sorde latine è passata tale e quale nella lingua letteraria; quella dell’s incontra due ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] è invece attivo in una vasta area dell’Italia mediana comprendente i territori di Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Lazio; la lenizione coinvolge le occlusive scempie intervocaliche, per cui /p t k/ → [p̬ t̬ k̬]: ad es. la catena → [lak̬aˈt̬e ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] , di contro al fr. porte); conservazione del dittongo au (aur «oro») e dei gruppi ca- e ga- (canson, di contro al fr. chanson); lenizione delle sorde intervocaliche p, c, t in b, g, d (pagar, seda, riba, di contro al fr. payer, soie, rive); esiti č e ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] [d]ino; [k]ola ~ [g]ola. Un fenomeno notevole del toscano è la cosiddetta gorgia (➔ gorgia toscana), cioè la sistematica lenizione delle occlusive sorde in posizione intervocalica: ad es., la [h]asa «la casa». In certe parlate toscane l’indebolimento ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] /-g-/ (in Lombardia [urˈtiga] «ortica», nel Veneto [ˈfigo] «fico»). È la nota sonorizzazione delle consonanti sorde intervocaliche, detta anche lenizione. Non di rado /d/ e /g/ possono poi cadere ([maˈrio], [urˈtia], ecc.);
(b) la semplificazione (o ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] t- latina (per es., spada, lat. spata; lido, lat. litus). Fatta eccezione dunque per le -t- latine passate a -d- in seguito a lenizione in molte voci popolari e per le -t- latine seguite da -i- atona prevocalica passata a -z- nelle voci popolari e in ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] sonore sono conservate quando si trovavano in posizione iniziale di parola, ma all’interno di parola possono essersi trasformate in fricative per ➔ indebolimento (o lenizione: per es., caballŭm > ca[v]allo, ma pedem > pie[d]e). Altri casi di ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] lingua.
La varietà italiana alta si distingue per la presenza di tratti dialettali, tra cui la lenizione delle consonanti occlusive sorde intervocaliche (siculo-americano trovado, calabro-americano cabiss «capisci»; ➔ indebolimento), l’➔assimilazione ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] iniziale e tra vocali (dà per [ra] «dare», piede per [ˈpjerə] «piedi») o nella mancata segnalazione della lenizione postnasale (diente per [ˈrjendə] «denti»).
La grafia tradizionale napoletana tende a ripristinare le vocali originarie (non senza ...
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lenizione
lenizióne s. f. [der. di lenire]. – In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene, acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative (per...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...