FLAVIANO
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia al tempo del re longobardo Ratchis (744-749). Principale fonte su di lui è un luogo di Paolo Diacono (Historia Langobardorum, VI, 7) - Il breve capitolo [...] , I, Milano 1965, pp. 81, 204; F. Brunhölzl, Geschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, I, München 1975, p. 257; A. Lentini, Ederico, e la sua "Ars Grammatica", Montecassino 1975, pp. 196, 208; P. Delogu, Il Regno longobardo, in Storia d ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] plurisecolare preminenza basterà ricordare la diffusione del ➔ sonetto, forma metrica introdotta nella lirica romanza da Jacopo da Lentini e affermatasi largamente anche fuori d’Italia grazie alla fortuna di Petrarca e del petrarchismo: soneto in ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] apposizione, è oggi del tutto scomparso:
(31) Madonna, dir vi voglio como l’amor m’à priso (Giacomo da Lentini)
Restano usati, seppure solo in varietà locali d’italiano (specialmente meridionali: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania), don «signore» e ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] di prima e seconda persona plurale ci e vi. Anticamente si incontrano no < nos, nobis e vo < vos, vobis: vo voglio (Jacopo da Lentini, in Segre & Ossola 1997: XX), ma, a fianco di questi, si hanno ne (per la prima persona), ve o vi (per la ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] n’ho ponti e scale (Cielo D’Alcamo, Contrasto)
(76) Lo vostro amor, ch’è caro donatelo al Notaro (Giacomo da Lentini, Meravigliosamente)
(77) E qual è la mia vita, ella se’l vede (Petrarca, Rerum Vulgarium Fragmenta, CCCXXIV)
Fin dai primi secoli ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] , liale primo patto con Aleppo), malvagio (malvaso, Storie de Troia e de Roma), rimembrare (Giacomo da Lentini, re- Elegia, Uguccione), avvenente (avinent Proverbia, avinente Panfilo, avenanti Elegia, avenante Jacopo Mostacci), onta (Patecchio ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] latino, che (ancora una volta attraverso il modello dei siciliani: cfr. gravara, sembrara, sofondara in Giacomo da Lentini) ha lasciato tracce nella lingua letteraria, nella quale è particolarmente diffuso e persistente: fòra < fueram, -at ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] vita meno
(da OVI: Onesto da Bologna)
(73) Amore è che tacente fa tornare
lo ben parlante, e lo muto parlare
(Jacopo da Lentini, Uno disio d’amore sovente)
(74) Vostro amor è che mi tene in desio
(Pier delle Vigne, Amor in cui desio ed è speranza ...
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lentino1
lentino1 s. m. [dim. di lente2]. – Piccola lente a forte ingrandimento, sostenuta da un telaietto che la tiene a distanza fissa dalla superficie da esaminare, usata in tessitura per contare o controllare i fili della trama (detta...
lentino2
lentino2 s. m. [lat. scient. Lentinus, der. del lat. class. lentus «molle»]. – Genere di funghi agaricali con una dozzina di specie diffuse in prevalenza nei paesi tropicali, distinte per il margine, denticolato, delle lamelle; alcune...